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Bali, Nusa Penida e isole Gili
Ormai è tradizione che partiamo in un giorno di festa, Pasqua per l’Egitto, Natale per il Brasile e Ferragosto per Bali!
18 giorni in giro tra Bali, Nusa Penida, Nusa Lembongan e le Isole Gili. E questa volta avremo dei compagni di viaggio d’eccezione, la famiglia Pixaround al completo. E quindi pranzo di ferragosto sulla Singapore Airlines per far passare le 12 ore di volo tra Roma e Singapore , poi altro volo Singapore – Surabaya ed infine belli smolecolati un volo interno Air Asia Surabaya – Bali
KUTA
16 AGOSTO
Dopo 21 ore di viaggio infinito atterriamo a Bali, l’isola degli Dei già ci piace, tanto verde e tanti tantissimi colori. La nostra prima tappa è Kuta. Arriviamo al Bintag Bali Resort ma non cediamo al jet-leg , lo dobbiamo subito combattere e quindi tuffo in piscina e pranzetto sulla spiaggia per iniziare ad assaggiare la cucina indonesiana. Ma la sete di esplorazione è forte in noi e quindi passeggiatona sul lungomare di Kuta per scegliere il posto migliore dove godersi il tramonto. Sole, mare, amici e birra Bintag…what else? Ah si manca una cosa… massaggio tradizionale balinese di un’ora per chiudere al meglio la giornata e svenire poi sul letto.
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Colazione da urlo al Bintang Resort e poi giornata a spasso per Kuta. Non abbiamo impegni particolari, ci aspetta un bel tour intenso nei prossimi giorni e quindi oggi tranquilli tranquilli, e shopping ossessivo compulsivo!
Tra un fishing spa e acquisti di souvenir vari arriva l’ora di pranzo e scegliamo un bugigattolo sulla spiaggia che avevamo adocchiato ieri sera…vabbè prezzi assurdi, Nasi goreng a 2/3 euro… una figata pazzesca per una famiglia di 4 persone che ha a che fare sempre con le maledette moltiplicazioni! Il bello del sud est asiatico!
Tra un tuffo in piscina, un massaggio e un abbiocco improvviso arriviamo all’ora di cena e tutti belli fighi ce ne andiamo ad un buon ristorante di pesce fresco. Anche qui gamberoni alla griglia a 5/6 euro!!! Ma che è? Il paradiso?
SEBATU
18 AGOSTO
Oggi transfer per Sebatu, un piccolo paesino vicono ad Ubud. Alle 10 viene a prenderci un pulmino 8 posti il cui autista da ora in avanti sarà soprannominato “lo zio del pulmino”. Non so bene come definire la strada che percorriamo, dal punto di vista paesaggistico ed antropologico è bellissima, ai lati scorrono a tratti giungla a tratti risaie, piccole case ammucchiate con scene di vita vissuta che sembrano instantanee fotografiche, un umanità dolce e tranquilla con sempre un sorriso sulle labbra . Dal lato della sicurezza stradale direi terrificante!! Sembra di stare dentro un giochino elettronico e la sfida è arrivare vivi a destinazione con la strada che diventa via via più stretta e tortuosa! Alla fine, tra una curva e un tornante, tra una salita al limite dell’illegale ed una discesa sicuramente illegale arriviamo nel nostro angolo di paradiso: il PONDOK SEBATU VILLA. Un eco-lodge immerso totalmente nella giungla, piccole ville private con fantastiche piscine a sfioro e vista Rice-terrace… l’ho detto che è un paradiso?
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Abbiamo deciso di passare ben 5 giorni al centro dell’isola, perché da qui possiamo organizzare diverse gite a nord di Bali. Siamo distanti circa 20 minuti da Ubud e l’abbiamo scelto di proposito, volevamo vivere la tranquillità di un piccolo paesino rurale e Sebatu è stata la scelta giusta perché vicinissimo a tante attrazioni come le Risaie Tegallalang, il Gungun Kawi e il Tirta Empul.
Pranzo buonissimo nel nostro Pondok Sebatu Villa e poi a piedi attraversiamo risaie bellissime e raggiungiamo il nostro primo tempio. L’Obyek Visata Gunkun Kawi è un tempio poco turistico e ci permette di vivere la sua atmosfera spirituale senza orde di visitatori. Mettiamo il nostro sarong e via di foto alle tante porte del paradiso che incontriamo. Capiamo poco e niente della religione induista, ma abbiamo capito che quando si vede una porta del paradiso si è presi da una voglia irrefrenabile di immortalarla.
Ci sono diverse vasche di purificazione usate principalmente dai credenti, becchiamo addirittura un paio di tipi completamente nudi che evidentemente avevano tanto roba da purificare! Ultima foto al tempio e ritorniamo al Pondok per un bagno in piscina e massaggio rilassante… che vita di merda!
BATUR
19 AGOSTO
Per oggi avevamo organizzato già dall’Italia un tour verso il nord di Bali. Prima raggiungiamo la zona di Kintamani per ammirare la vista del vulcano Batur e il Pura Ulan Manu Batur un tempio situato proprio sopra il lago omonimo e poi andando ancora più a nord raggiungiamo le più belle cascate di Bali le Sekumpul waterfalls.
Il tempio è molto bello, ci sono pochissimi turisti, la signora che ci fa da guida ci spiega che il tempio è metà induista e metà buddista ed è dedicato a Ganesha il Dio Elefante, ma la cosa più bella è sicuramente la vista che si gode del vulcano Batur.
SEKUMPUL
Dopo circa 1 ora e mezza di stradine impossibili arriviamo alle Sekumpul waterfalls, decidiamo di fare il percorso che ci permette di vedere sia le cascate Sekumpul che le Fiji. Il ragazzo che ci affibbiano come guida ci porta prima a pranzare al warung della sua famiglia dove, per fortuna, gustiamo dei piatti buonissimi. Poi belli pieni tra nasi goreng (riso saltato) e mie goreng (noodles saltati) ci incamminiamo lungo un arduo percorso in mezzo alla giungla.
Dobbiamo scendere un bel po’ per arrivare alla cascate, ma il pensiero della risalita che ci aspetta al ritorno viene cancellato dalla vista che si apre davanti ai nostri occhi: due maestosi corsi d’acqua che fendono la giungla e formano delle cascate di 80 metri d’altezza! Bellissimo! ma sopratutto bellissimo è il bagno che ci facciamo sotto di loro. L’acqua è gelida, ci vuole un po’ di coraggio per buttarsi ma ne vale la pena!
il bagno refrigerante ci dà la carica giusta per ripercorrere il trekking in salita. Al ritorno provo anche la degustazione del caffè Luwak, ossia il caffè prodotto dagli escrementi di questo animalino carino… mi permettete la battuta scontata? Il caffè è un po’ una “cagata”, mentre l’assaggio di vari tipi di caffè e di the è piacevole. (Tra l’altro pure offerto gratuitamente perché sperano che l’assaggio ti invogli a comprare).
La strada del ritorno è lunga. Cena in hotel e stremati crolliamo a letto.
UBUD
20 AGOSTO
Vogliamo un viaggio di scoperta e di esplorazione ma anche non troppo stressante, ecco perché abbiamo alternato giorni di tour intensi a giorni invece più riposanti. Oggi è un giorno di quelli più tranquilli, infatti prendiamo il transfer gratuito che offre il nostro hotel per raggiungere Ubud. Solo che è domenica mattina e tutto il paesino di Sebatu è vestito a festa ed è sceso in strada per una mega processione! Rimanere bloccati in mezzo alla processione del paese però è la cosa più figa che poteva capitarci in questa domenica mattina! Un esperienza unica che in tanti viaggi non ci era ancora mai successa. Persone bellissime vestite con gli abiti tradizionali e sorrisi e saluti per tutti…non ho mai incontrato un popolo così disponibile e socievole come i balinesiani, se gli chiedi il permesso di fargli delle foto si mettono addirittura in posa, sembrano orgogliosi di essere i soggetti delle foto ricordo che ci riporteremo a casa… passata la processione in festa la strada si sblocca e finalmente raggiungiamo Ubud.
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Visitiamo la Monkey Forest, bella piena di turisti. Le scimmie sono un po’ come te le raccontano, tante e dispettose, però se non gli dai troppo fastidio alla fine ti ignorano. La sensazione è che ci guardassero come se fossimo noi gli essere inferiori… ed effettivamente è un po’ così. Immaginate tanti “bimbi pasticci” di diverse nazionalità (cinesi-indiani-europei-australiani) con cellulare alla mano che cercano di fare selfie e video con le scimmie, meravigliandosi di ogni loro piccolo gesto, immaginate poi queste povere scimmie che si stanno semplicemente grattando il culo o mangiando una cacchio di nocciolina e vedono sti tizi davanti a loro che se ne escono con gridolini vari e buffe contorsioni per fare le foto più improbabili… chi è lo scemo? Vabbè noi comunque eravamo i bimbi pasticci di nazionalità italiana e abbiamo fatto il selfie con la scimmia!
Per pranzo volevo andare al Sun Sun Warung ma purtroppo c’era un bel po’di fila e abbiamo dovuto ripiegare per un locale un po’ troppo salutista per i nostri gusti… manco la coca cola vendevano! Ma avevamo poco tempo per scegliere il locale visto che alle 15 avevamo il pick-up con il pulmino dell’hotel. Pomeriggio in piscina e poi al tramonto andiamo a passeggiare in mezzo alle risaie di Sebatu, cercando di catturare con le foto e con i video questo paesaggio bellissimo e di catturare con la luce giusta le tantissime sfumature di verde delle risaie.
21 AGOSTO
Oggi con il nostro mitico “zio del pulmino” abbiamo organizzato un bel tour nei dintorni. Prima andiamo alle famose risaie a terrazza di Tegallalang, ma non quelle più turistiche di Ceking dove gli abitanti del posto organizzano il famoso gioco “Spenniamo il turista più ingenuo”. Andiamo invece alle ABIAN DESA RICE TERRACE, seguendo i consigli del nostro hotel. Arriviamo presto rispetto al visitatore che proviene da Ubud e quindi ci godiamo la prima ora senza troppa gente. Anche qui si possono fare tutte le foto da Instagrammer tra altalene, zip line e cuori vari. Noi preferiamo farci un piccolo trekking in mezzo ai terrazzamenti, facendo foto a non finire e assaggiando frutta buonissima come lo “Snape fruit”.
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Seconda tappa del tour è un tempio che volevo vedere da tanto il Gunung Kawi, è uno dei più particolari di Bali, ed è caratterizzato da delle grandi tombe scavate nella roccia. L’effetto visivo è bellissimo! Ma la cosa ancora più bella è che siamo capitati durante la preghiera dei fedeli. Ci sono piccoli gruppi che pregano ai lati del tempio e poi un gruppo di donne che chiacchierano preparando delle bellissime decorazioni con non so che tipo di pasta, che poi vengono fritte e probabilmente offerte agli dei come donazione. Un bel momento che mi fa capire come quest’isola, nonostante il tanto turismo, rimanga ancora autentica.
Facciamo in scioltezza i 250 scalini per ritornare indietro e dalla nostra guida ci facciamo portare ad Ubud. Il programma della giornata adesso è shopping-terapia. In mezzo al mercato di Ubud troviamo un warung local che più local non si può con dei prezzi ridicoli, addirittura il mie goreng a 1,50 €! Piccolo giro nel mercato centrale dove però troviamo poche cose autentiche, ci sembra più una grande cinesata. Troviamo giusto dei top all’uncinetto fatti a mano. Per consolarci dal mancato shopping cerchiamo una spa, e ne becchiamo una piccolissima alla quale si accede con una scala a chiocciola, la Weni’s Spa…OH MIO DIO! Massaggio più bello di sempre fatto da due piccole balinesi ma con dei muscoli che fanno concorrenza a Rocky! Un paradiso! Contenti ritorniamo al nostro Pondok Sebatu Villa.
21 AGOSTO
Wedding Day! Oggi i nostri amici e compagni di viaggio Alessandro e Francesca rinnovano le promesse di matrimonio. Quindi mattinata off di riposo e svago e poi nel pomeriggio lo “special event”. Ovviamente tutti si riposano comprese le nostre figlie mentre io e Rocco prendiamo le bici offerte gratuitamente dall’hotel e ci facciamo un giro. La missione è trovare dei piccoli artigiani locali per comprare qualcosa di originale ad Ale e Fra. La passeggiata è meno semplice del previsto perché è piena di ardue salite e spericolate discese però i luoghi che visitiamo sono fantastici, reali, completamente privi di turisti.
Capitiamo nei loro villaggi, tra le loro case, in vie strette e interrotte ogni tre x due da piccoli templi ed altari. Incontriamo donne con cesti in testa che trasportano le donazioni da portare agli dei, incontriamo bambini che giocano in strada, e poi sbirciando un po’ nei loro cortili troviamo proprio quello che cercavamo: un artigiano del legno che sta intagliando una maschera. Non parla neanche una parola di inglese, ma tra gesti e google traduttore riusciamo ad ottenere il regalo per i nostri amici. Quando abbiamo iniziato a parlare con l’artigiano è uscita fuori anche la sua famiglia, una moglie e tre bambini fantastici, con degli sguardi incredibili. Che atmosfera idilliaca che si respira in questo piccolo paesino, sembrano tutti felici e dispensano sorrisi senza remore, senza ostacoli, non chiedendosi se il loro sorriso è diretto ad una bella o ad una brutta persona, lo fanno e basta, sorridono sempre e tu non puoi che essere grato di questi regali..
Quindi dopo aver fatto volare il drone su risaie praticamente sconosciute e macinato chilometri in bici consumando tutte le birre bevute finora, torniamo al nostro hotel per prepararci al matrimonio.
Alle 15 tutti vestiti di bianco siamo pronti per il trasporto alla proprietà gemella del Pondok Sebatu Villa , il Pondok Eco-resort. Ci aspetta un tempio privato bellissimo, stra-decorato e abbellito con composizioni floreali. Che cosa romantica! Un momento emozionante e speciale non solo per i due sposini che rinnovano le loro promesse dopo 10 anni davanti ai loro stupendi figli, ma anche per noi spettatori sia 10 anni fa che oggi della loro unione.
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Grazie a Pixaround abbiamo anche una fotografa personale che immortala ogni momento della cerimonia lasciandoci dei ricordi indelebili di questo momento con scatti da urlo! Tra l’altro il Pondok eco-resort ha davanti le risaie più belle e più verdi viste finora! Cioè avevamo ‘sto gioiellino qui vicino e non sapevamo niente!! Un warung con tanto di terrazza vista risaie e vista tramonto..
NUSA PENIDA
23 AGOSTO
Salutiamo Ubud ed il Pondok Sebatu Villa con un pò di tristezza. Questi 5 giorni sono stati fantastici, abbiamo respirato una Bali rurale grazie alla scelta di alloggiare distanti dal centro turistico, fatta di risaie e di sorrisi che porteremo sempre con noi. Partenza molto presto per arrivare al Kusamba Port che dista circa un’ora e un quarto da Ubud, abbiamo prenotato con la GANGGA EXPRESS che in circa 15/30 minuti ci porta a Nusa Penida. Da qui abbiamo organizzato direttamente con il nostro Hotel il Daphila cottage un tour della parte ovest di Nusa Penida. E quindi Kelingking Beach (la famosa scogliera a forma di T-Rex), Broken Beach, Angel’s Billabong e Crystal Bay. Questo il giro che ci avevano proposto, noi, con un lampo di genio, chiediamo di invertire Cristal Bay con Kelingking Beach in modo di stare sulla scogliera più famosa dell’isola dal pomeriggio fino al tramonto e cercare di evitare i grupponi di turisti che vengono in visita con un day trip da Bali.
Dunque la prima tappa è Crystal Bay, una bella spiaggia con un bello snorkelling e dei chioschetti direttamente sulla sabbia che fanno tanto sud-est asiatico e che noi adoriamo! Ci spostiamo poi alla seconda e terza tappa che sono praticamente attaccate. Prima mangiamo in un ristorantino a picco sul mare con un vento fotonico e con vista scogliere mozzafiato, poi ci incamminiamo verso Angel’s billabong una formazione di rocce che crea una specie di infinity pool a ridosso di scogliere frastagliate dove si infrange un mare arrabbiato.
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Camminiamo ancora un po’ e ci imbattiamo in una altra meraviglia creata dalla natura. Broken Beach è una scogliera crollata che ha formato una baia circolare con un’arco che dire fotogenico è poco. Peccato che è pieno di turisti scemi che pur di farsi il selfie perfetto rischiano la vita!
Riprendiamo le auto e tra strade via via più strette e tortuose arriviamo a Kelingking Beach.. spettacolo! Non c’è tanta gente e riusciamo a farci le foto classiche di rito. Poi, grazie anche al mio meritato soprannome “Accaniment”, riesco a convincere la mia famiglia a scendere tutta la scogliera fino alla spiaggia… un’avventura! Ma scusa dopo aver scalato il Machu Picchu in Perù, raggiunto il Trolltunga in Norvegia, per non parlare degli innumerevoli trekking tra le Dolomiti, vuoi che non facciamo il T-Rex a Nusa Penida?
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E quindi armati di coraggio e di gambe solide percorriamo questa discesa infinita e complicatissima, resa ancora più difficile dal fatto che stavamo con le ciabatte da mare! Ad un certo punto si scende praticamente in verticale tenendosi a corde o a balaustre di legno che si tengono in piedi per miracolo… non è certo una passeggiata ma ne vale assolutamente la pena! Arriviamo sulla spiaggia che sta iniziando il tramonto, la luce dorata fa brillare in modo insolito la distesa di sabbia stretta tra le scogliere, e rende le onde del mare che si infrangono su di esse ancora più minacciose. Ci bagniamo semplicemente avvicinandoci alla riva, le onde sono troppo potenti per immergerci. Il tempo di fare qualche foto e già dobbiamo risalire per non rischiare di rimanere incastrati sulla scogliera con il buio. Alla fine la salita è più facile della discesa e in 30-40 minuti siamo arrivati, sporchi, pieni di sabbia e sudore, ma soddisfatti per l’impresa compiuta!
Arriviamo finalmente al Daphila Cottage dove ci aspetta una piscina fantastica vista mare e pure riscaldata!
24 AGOSTO
Giornata completamente di riposo. Avevamo due possibilità o fare il tour della parte est di Nusa Penida, oppure fare snorkeling con le mante, ma alla fine decidiamo di non fare niente, perché ogni tanto ci sta. E quindi giornata di mare al Mupu Beach club, tra cuscinoni, cocktail all’avocado, amache ed altalene. Snorkeling non degno di nota mentre il pranzo merita una menzione. Robe buonissime e un po’ più ricercate degli standard indonesiani. Per finire massaggio in riva al mare e tramonto dalla piscina del nostro hotel. Per cena andiamo al Bubu Beach club, buono e con musica dal vivo.
NUSA LEMBONGAN
25 AGOSTO
Lasciamo il Daphila Cottage, bella piscina ma per tutto il resto direi decisamente “GNE” (che tradotto dal nostro personalissimo gergo significa “na mezza cagata”), e ci facciamo portare al porto dal quale con soli 50.000 rupie a persona (circa 3 euro) raggiungiamo l’isola vicinissima a Nusa Penida, ossia Nusa Lembongan. Qui alloggiamo al LE NUSA BEACH CLUB, hotel molto carino proprio di fronte al mare. Dovevamo fare lo snorkelling con le Mante ma abbiamo capito che non è il periodo giusto per avvistarle e che probabilmente per Federico e Claudia che hanno 8 e 11 anni è un po’ pericoloso, quindi desistiamo e passiamo un’altra bella giornata da vacconi in spiaggia, concludendola sempre con un bel massaggio che non guasta mai. Cena al L-Good BBQ locale figo con musica dal vivo.
GILI TRAWANGAN
26 AGOSTO
Oggi finalmente andiamo alle Gili! Sono anni che rincorriamo queste isolette posizionate tra Bali e Lombok, le abbiamo studiate nel 2012 quando abbiamo fatto un viaggio tra Singapore, Malesia e Thailandia. Le Gili erano in pole position per concludere il viaggio in un bel posto di mare ma all’epoca abbiamo scelto Koh Lipe in Thailandia. Adesso voglio proprio scoprire se quel che si racconta sulle Gili sia vero. E quindi eccoci qui pronti ad imbarcarci per Gili Trawangan, ci aspetta una traversata di circa 1 ora e mezza, il mare è abbastanza tranquillo e devo dire che tutti i racconti che ho letto su file mostruose agli imbarchi a noi non è capitato, forse perché abbiamo scelto percorsi leggermente alternativi. Cosa dire di un isola dove non ci sono auto, ma solo carretti trainati da cavalli, biciclette e piccoli scooter elettrici? Dove da un lato ci sono Beach party e movida e dall’altro lato atmosfera hippy, tramonti sul mare e corsi di yoga? Praticamente perfetta!
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Il Wilson’s Retreat, il nostro hotel è ovviamente dalla parte più tranquilla dell’isola, è vista tramonto e soprattutto è nella parte dove ci sono le tartarughe e dove, facendo un semplice snorkelling, puoi avvistarle facilmente. Neanche il tempo di arrivare, ammirare le magnifiche stanze, nutrirci con un nasi-goreng o un mie-goreng che già stiamo facendo il nostro primo snorkelling… pazzesco! Ci sono davvero le tartarughe! ne avvistiamo addirittura tre senza troppa fatica. Le isole Gili subiscono il fenomeno della alta e bassa marea ma non è mai troppo difficile immergersi e nuotare praticamene in un mega acquario.
Affittiamo le biciclette per 3 euro al giorno e facciamo un giro dell’isola. Ovviamente il primo stop è un bel massaggio vista tramonto sul mare con addirittura il vulcano Angung di Bali come sfondo.
27 AGOSTO
Il Wilson’s retreat è troppo operativo, abbiamo il Turtle Point praticamente davanti a noi, colazione e snorkelling è un tutt’uno. Poi con le biciclette raggiungiamo un altro punto per fare snorkelling, davanti ai bar hippie dove vendono addirittura i funghetti allucinogeni e lì vediamo 4-5 tartarughe tutte insieme… fantastico! Belli carichi ci fermiamo a pranzo al Angel’s restaurant, un ristorante tailandese che vale la pena segnare perché abbiamo mangiato un pad thai degno di questo nome. E tra giri in bici, bagni e tartarughe prosegue la nostra giornata.
GILI AIR
28 AGOSTO
Questa mattina la colazione è allietata dall’avvistamento delle tartarughe direttamente dal tavolo. Alzavi lo sguardo e si vedevano almeno 4-5 testine che sbucavano dall’acqua! Oltretutto la marea è talmente bassa che potevi vederle senza neanche immergerti con la maschera. Sono riuscita, infatti, a fare una foto ed un video ad una tartaruga direttamente con l’iPhone a pelo d’acqua. Che meraviglia! Un’esperienza mai vissuta che ci fa innamorare ancora di più delle Glii. A mezzogiorno con una navetta privata, organizzata il giorno prima , ci spostiamo in circa 10 minuti a Gili Air. Anche in quest’isola niente auto, solamente che i guidatori dei carretti sono leggermente più stronzetti e hanno prezzi più elevati. Non ci và di cedere ad un mezzo ricatto e decidiamo di avviarci al nostro Bambu Cottage a piedi. Sono meno di 2 km, caldo e fatica ci sono, ma la vista è bellissima…arriviamo al Bambu Cottage e la bella piscina vista mare è subito nostra!
Qui abbiamo delle capannine funzionali tutte fatte esclusivamente in bambù. Affittiamo la bici e andiamo subito ad esplorare l’Isola. Gili Air è più piccola di Gili Trawangan, si gira in pochissimo tempo, anche perché ha solo un paio di strade asfaltate all’interno che collegano i vari punti, e il centro dell’isola è praticamente una piccola via pedonale circondata da negozietti e ristoranti vari che sfocia poi sul piccolo porticciolo. Andiamo a vedere lo spettacolo del tramonto, massaggio d’obbligo e poi ristorante in riva al mare molto buono, Sedijwa, prendiamo dei Burger ma vediamo un bel bbq e ci ripromettiamo di ritornare.
29 AGOSTO
Stamattina Rocco, Alessandro e Francesca vanno a fare un’immersione mentre io ed i ragazzi rimaniamo alla spiaggia dell’hotel che non è niente male. La barriera corallina di fronte a noi è bellissima, colorata e molto varia. Vedo una murena talmente grande che quasi mi mette paura. Le tartarughe non sono numerose come a Gili Trawangan però riesco comunque a nuotare con un’esemplare veramente gigante, con addirittura due pesci pulitori attaccati al guscio. I ragazzi tornano dalla loro immersione, pranzo dal nostro ristorante di fiducia, bagnetti vari e poi giro in bici per raggiungere il centro e fare un po’ di shopping. Al centro però ci imbattiamo in un odore che per noi poveri italiani all’estero è un irresistibile richiamo… l’odore della pizza! Non resistiamo e con la scusa di far mangiare i ragazzi entriamo. Ordiniamo poco, giusto un paio di pizze da dividere come aperitivino… la verità è che siamo molto prevenuti e il cibo italiano all’estero non ci dà fiducia.. vabbè dobbiamo ricrederci Pizza strepitosa! Dajeeee oggi carboidrati per tutti! Probabilmente il nostro entusiasmo è stato un po’ eccessivo o comunque lo staff ha notato che apprezzavamo il loro prodotto e al momento di congedarci ci hanno fatto la ola! Che ridere!
GILI MENO
30 AGOSTO
Con i ragazzi del nostro hotel abbiamo organizzato un giro in barca privato. Sveglia presto per cercare di andare a vedere le statue sommerse a Gili Meno, la tattica è partire alle 8 per anticipare le altre barche… probabilmente altri 10 tour hanno adottato la nostra stessa strategia ed eccoci qui a sgomitare per vedere le statue. Vabbè lo spettacolo è bello ugualmente, si riescono a fare foto e a godersi il momento , ma il suggerimento è di alloggiare all’hotel di fronte e non appena le barche se ne vanno farsi uno snorkelling da paura.
Continuiamo il tour con altri due punti di immersione , tra l’altro uno proprio a Gili Trawangan di fronte al Wilson’s Retreat per vedere le tartarughe, e poi approdiamo a Gili Meno per un’oretta in spiaggia. Isola bellissima come le altre due, vale proprio la pena visitare le Gili sono tutte fantastiche! Ci dispiace partire e già promettiamo di rivenirci presto, sono un vero paradiso, con il turismo giusto non eccessivo, (e noi siamo stati in alta stagione), l’atmosfera che si respira è molto easy, vivi il tuo tempo senza stress ammirando l’azzurro di questo mare. Ultima cena al Sedijwa con un ottimo BBQ di pesci di barriera.
NUSA DUA
31 AGOSTO
Oggi mattinata di spostamenti. Abbiamo la nave veloce che in un’ora e mezza ci riporta a Bali e da lì prendiamo un taxi che in un’altra ora e mezza ci porta all’ultimo hotel scelto nel nostro viaggio: il Kubu Gardens e Villa a Nusa Dua. Hotel stra-curato nei minimi dettagli con giardino tropicale perfetto, non c’è una foglia fuori posto. Pomeriggio di relax in piscina e shopping tra le bancarelle.
1 SETTEMBRE
Un altro giorno splendente a Bali. Passiamo la giornata in spiaggia tra Gender Beach e Nusa Dua, spiaggia bianca e mare di tutte le sfumature del celeste, specialmente quando si ritira un po’ per via della bassa marea si formano delle piscine naturali splendide. Tra un Nosi-goreng e un chicken satay, tra un bagno ed un massaggio si sta esaurendo il nostro tempo qui a Bali…
Volevo vedere un ultimo tempio ma quello più famoso di Uluwatu è distante più di un’ora ed è poi troppo turistico, non mi và di passare le ultime ore a Bali in mezzo ad una calca di gente. Ripieghiamo su un tempio su di una scogliera che si vede proprio dalla spiaggia, ma và a monte pure questa visita perché è in ristrutturazione e non si può entrare… vabbè si capisce che le stelle non sono allineate, gli dei non sono favorevoli, i segnali che lanciano non sono propiziatori e quindi rinuncio volentieri per chiudere però la serata in bellezza… mega piattone di pesce da Balicious.
2 SETTEMBRE
Ultimo giorno a Bali. Ci piange il cuore a lasciare questo paese, è sorprendente, crea delle vibrazioni speciali che ti fanno stare bene , si respira una tranquillità di vivere che raramente ho trovato in altri viaggi. Qualsiasi tipo di viaggiatore tu sia a Bali troverai il tuo rifugio. Fa felice chi cerca il lusso sfrenato e la vita notturna, fa godere il surfista freakketone che cerca l’onda perfetta e i falò sulla spiaggia, fa sognare lo spiritualista con templi incantati e angoli che invogliano alla meditazione, ma soprattutto affascina noi amanti della natura, accecati dal verde delle risaie ed incantanti da tutte le sfumature di blu del mare delle Gili… arrivederci Indonesia ci rivedremo sicuramente!
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