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Yucatan on the road
cancun
2 GENNAIO
Oggi inizia il nostro viaggio itinerante nella penisola dello Yucatan, dobbiamo solo superare la sveglia alle 4 del mattino, la temperatura gelida di New York e prendere un benedetto aereo American Airlines che in solo 4 ore e mezzo ci porterà ai caraibi! Alle 4.30 troviamo ad attenderci il nostro pick-up, servizio eccellente acquistato con Booking, diamo un ultimo e malinconico sguardo a New York, sempre meravigliosa in ogni stagione ed eccoci al JFK, pronti per una nuova avventura. Atterriamo a Cancun, temperatura meravigliosa, peccato ci vogliano tipo 2 ore per ritirare la nostra macchina, sono i tempi caraibici…
chichen itza
Finalmente siamo in strada direzione Chichen itza, abbiamo deciso di soggiornare al paesino attaccato alle rovina così domani mattina di buon’ ora siamo davanti ai cancelli. Fermata a pranzo in un ristorantino alle porte di Valladolid, un posto stra-tipico con tanto di bandiera messicana e madonnina appese. Abbiamo tante aspettative sulla cucina messicana, io e Rocco ci siamo già stati ben 21 anni fa durante il viaggio di nozze e ci ricordiamo dei sapori buonissimi e genuini…non siamo stati delusi! Pranzo fantastico e primo guacamole messicano sbloccato per le ragazze. Arriviamo al nostro hotel La Casa de Las Lunas e ciao crolliamo per la stanchezza.
3 GENNAIO
Ci svegliamo come al solito all’alba perché il fuso orario è duro a morire. Peccato che una famiglia di 4 persone sia estremamente lenta e macchinosa a prepararsi. Arriviamo all’ingresso di Chichen Itza alle 8.30 del mattino e c’è già una fila pazzesca per fare i biglietti, noi ci dirigiamo in una dei banchetti delle guide ufficiali, quello più vicino all’ingresso e lì chiediamo una guida in italiano. Arriva Lupito il nostro salvatore, laureato in antropologia e parla benissimo l’italiano, in più prende lui i biglietti e ci evita almeno un’ora di fila.
Siamo in gruppo con 5 ragazzi di Lecce e insieme a loro rimaniamo incantati a seguire le spiegazioni di Lupito sulla cultura e sulla grandezza dei Maya. Ti fa ben capire perché Chitchen Itza sia annoverata tra le 7 meraviglie del mondo moderno.
Facciamo le millemila foto di rito al tempio di Kukulcàn, salutiamo Lupito ma continuiamo i giro di esplorazione del sito raggiungendo il cenote sacrado e l’Osservatorio, e finalmente soddisfatti andiamo al cenote Ik-Kil.
Costa un fottio! 50 euro per un bagno! E vabbè è il nostro primo cenote, lo facciamo e ci divertiamo pure parecchio. Lo scenario è meraviglioso. Un cratere nella roccia circondato da liane e piante, visivamente parlando uno spettacolo. La gente è tanta ma arriviamo sempre quei 40 minuti prima dei grandi gruppi di turisti e ci godiamo il nostro momento.
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Pranziamo in un posticino carino in mezzo alla strada completamente privo di turisti, e poi direzione Valladolid.
La città è una perla coloniale, deliziosa con tutti i suoi edifici colorati. Il nostro Hotel è il Meson de Marques, un edificio antico e stupendo proprio sulla piazza centrale della città. Ci facciamo subito un giro nello zocalo spizzicando tra le tante bancarelle di cibo che ci sono, assaggiamo le pannocchie lesse e condite alla maniera messicana, con una salsa tipo maionese e il queso grattugiato sopra, e poi dei churros buonissimi.
Concludiamo la giornata ammirando un tramonto spettacolare sul rooftop del nostro hotel. Cena in un ristorante buonissimo adocchiato mentre cercavamo la lavanderia automatica. Io ho preso un Margarita al mango con sale e peperoncino intorno al bordo del bicchiere che era stupendo!
4 GENNAIO
Oggi ci aspetta una mattinata di spostamento. Da Valladolid a Bacalar per raggiungere la Laguna dei 7 colori. 4 ore di cammino bello lungo, la strada è bellissima perché attraversa una foresta fitta e paesini sperduti nel nulla. E’ un mondo antico e diverso quello che scorre davanti ai finestrini della nostra auto. Carretti improbabili che portano cose o persone, bambini che giocano in parchi giochi improvvisati, baracche e baracchette che altro non sono che le loro case con i panni stesi fuori a sottolineare una dignità che tenta di prevalere sulla povertà. E pensare che a pochi chilometri c’è una delle regioni più ricche del Messico, la riviera Maya, ma ho l’impressione che la ricchezza non venga ben distribuita in questo paese.
Lungo il percorso ci capita quello che penso capiti al 100% dei turisti con macchina in affitto. Ci ferma un poliziotto in moto, in realtà non siamo neanche troppo convinti fosse un poliziotto, e ci dice che avevamo superato il limite di velocità, che lì il limite è di 20 chilometri orari e che dovevamo dargli 3500 pesos. In realtà ce lo siamo tolto dalle palle in maniera molto semplice. Mio marito ha detto che non aveva contante e che sarebbe andato alla stazione di polizia dove avrebbe pagato con la carta di credito dopo però aver chiamato la nostra ambasciata… è bastata questa minaccia e lo stronzo si è dileguato. Vabbè continuiamo il nostro viaggio. Bacalar è veramente lontana e sto chilometro messicano non finisce mai!
Ma alla fina arriviamo… WELCOME TO THE JUNGLE… Villas Ecotucan è un ecolodge completamente immerso nella natura, abbiamo una capanna deliziosa tutta per noi e c’è una piccola stradina che porta alla laguna…dai andiamo a vedere questa laguna che dicono bellissima… beh obiettivamente non vedo 7 sfumature di azzurro ma almeno 4 si ed è uno spettacolo! Ma ancora più bella è l’atmosfera che si respira da posto ai confini del mondo, raggiungibile da pochi e da pochi compreso… e a noi ci piacciono i posti così!
Bagno rinfrescante bellissimo, pranzo nell’hotel vicino perché il nostro apre solo per cena e poi relax su sdraio e amache. Al tramonto i due vecchietti ( ossia io e mio marito) vanno in kayak mentre le due ragazzine rimangono spaparanzate sulle amache. Ci godiamo una pace ed un silenzio preziosi, ne facciamo il pieno, solo noi due ad ammirare il sole che lascia la sua scia sulla laguna. Cena buonissima con spiedini di gamberi e guacamole da urlo.
TULUM
5 GENNAIO
Sveglia come al solito presto, e visto che ci siamo andiamo a vedere l’alba sulla laguna che merita proprio! Ma il nostro viaggio è itinerante e quindi subito in auto per raggiungere Tulum. Abbiamo un itinerario di massima ma non abbiamo prenotato tutte le sistemazioni, volevamo essere sicuri del tempo e del sargasso. E quindi stamattina presto ci siamo prenotati un albergo direttamente su Playa Paraiso di Tulum all’interno del Parco Nazionale. Villa Pescadores affaccia su playa pescadores, a sinistra ha le rovine maya e a destra playa paradiso, le sistemazioni sono delle belle capanne di legno sulla spiaggia, si può praticamente camminare scalzi per tutto il villaggetto. Ha dei comodino lettini sulla spiaggia con tanto di telo a farci ombra… un sogno.
Ovviamente io e Rocco andiamo subito ad esplorare con mega camminatina sulla spiaggia. Arriviamo a vedere le rovine che domani visiteremo e poi percorriamo tutta Playa Paradiso che merita proprio. Purtroppo tira un vento forte da sud che è vero che porta un clima piacevole con temperature dai 26 ai 30 gradi ma è anche vero che muove parecchio il mare, rendendolo mosso e con molta sospensione. Tutto questo però non leva bellezza a Playa Paraiso, è incredibile quanto è azzurro qui il mare, sembra colorato da un bambino con un azzurro fosforescente. In verità tutti i colori sembrano che abbiano un filtro che li intensifica, il cielo celeste, le palme verdi, gli uccelli colorati, il mare azzurro… non lo so come mai… sarà il sole che qui splende in modo particolare…
Cena in un ristorante che ci ha consigliato Jamie, la manager italo-americana del nostro hotel. Il Mezzanine è un ristorante thailandese incastonato in una location fantastica. Buonissimo il pad thai e stupendo il panorama.
6 GENNAIO
Buona befana! La nostra è fantastica perché andiamo a visitare le rovine Maya di Tulum. Non arriviamo presto come volevo perché oggi ce la siamo presa con calma e ci siamo goduti la colazione vista mare… raggiungiamo Tulum direttamente a piedi dal nostro Hotel e in pochi minuti raggiungiamo le rovine. I visitatori purtroppo sono tanti ma la bellezza del posto ce li fa dimenticare! Il Castillo a picco sul mare con sotto palme verdi e spiaggia dorata è un quadro che và per forza immortalato! Questa volta non abbiamo preso la guida, gironzoliamo intorno, scattando foto e cogliendo quanto più possibile la bellezza del posto.
Torniamo in hotel e ci godiamo un po’ la spiaggia perché dopo pranzo abbiamo deciso di ripartire e raggiungere Playa del Carmen , abbiamo trovato un albergo defilato dal centro di Playa che ci offre colazione e cena inclusi nel prezzo, il Petit Lafitte. Quindi ci godiamo un altro po’ Playa Paraiso e dopo pranzo raggiungiamo la nuova destinazione. Che colpo! Albergo carinissimo, spiaggia bella, senza sargasso, struttura pulita e ben tenuta e soprattutto si mangia benissimo! Soddisfatti andiamo a dormire… peccato il matrimonio che stanno festeggiando all’Hotel con musica alta fino a tardi, ma tanto noi siamo distrutti e in questo viaggio stiamo facendo pochissima “vita Loca”
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7 GENNAIO
Oggi giornata di relax in spiaggia, tanto sole e tanto mare, ci godiamo il Petit Lafitte che pure a pranzo ci dà grandi soddisfazioni con dei Tacos di gamberi deliziosi. Parliamo a questo punto della cucina messicana: ma quanto è buona? Tra guacamole, tacos, burritos e quesadillas ci sta deliziando le papille gustative. Per me e Rocco è una conferma, avendola già apprezzata 21 anni fa in viaggio di nozze, mentre per le ragazze è una piacevole scoperta. Il vento oggi ci da tregua e ci godiamo una bellissima giornata in spiaggia.
Poi nel pomeriggio passeggiata nella Quinta Avenida, il centro nevralgico di Playa del Carmen. E’ una bolgia pazzesca, piena di locali fatti apposta per catturare i turisti americani e canadesi, un po’ troppo turistico per noi, ma comunque divertente. Cena al Petit Lafitte sempre buonissima. Domani si và a Cancun.
puerto morelos
8 GENNAIO
Lasciamo Playa del Carmen per raggiungere Cancun, dopodomani abbiamo l’aereo di rientro molto presto quindi scegliamo un hotel che sia vicino all’aeroporto. Strada facendo ci fermiamo a Puerto Morelos… ed è subito un colpo di fulmine. Un pueblo piccolo, raccolto e con una personalità da fare concorrenza ai centri pù blasonati della Riviera Maya. Un faro storto, un porticciolo pieno di pescherecci, un lungomare vero non costruito per i turisti ma vissuto dai locali. Una spiaggia bianchissima, un mare pieno di sfumature di azzurro, una barriera corallina facilmente raggiungibile e ristorantini veri!
CANCUN
Pranziamo qui, ci godiamo un altro po’ la spiaggia e poi raggiungiamo il Cancun Plaza Hotel. Che dire di questo hotel? Probabilmente il più brutto di tutta la vacanza dopo quello di Chichen Itza, però la piscina a sfioro con vista su Playa Delfines è notevole. Il vento qui a Cancun si sente fortissimo, il mare è bello incazzato ma riusciamo a farci un bel bagno. Poi serata al centro della zona Hotelera, dove ci sono tutti locali più americani che messicani, l’Hard Rock caffè, il Coco Bongo, Bubba Gump e tanti altri. Mega albergoni e mega ristoranti, musica a tutto volume e tanto alcool. Non è la nostra situazione ideale ma, ehi, siamo dei viaggiatori! Ci adattiamo ad ogni circostanza…e quindi tra un cocktail e un tacos, tra un addio al nubilato e una riunione di giovani nerd appena scesi dalle montagne del Wyoming, passiamo la nostra nottata brava.
9 GENNAIO
Il vento stanotte è stato fortissimo e anche questa mattina non scherza. La situazione a Playa Delfines è impraticabile, quindi con mappa alla mano cerchiamo di scoprire una playa più riparata. Ci consigliano Playa Caracol da dove partono anche le navi per Isla Mujeres. Sicuramente qui la situazione è migliore ma il mare è bello mosso. Ci facciamo una passeggiata sulla spiaggia e cammina che ti cammina arriviamo al paradiso! La spiaggia tra l’hotel Riu e l’InterContinental Presidente è stupenda! Acqua bassa e calma che sembra di stare alle Maldive ed in più è pubblica. Non ci sono gli accessi ma si può entrare direttamente dall’Hotel InterContinental. Se vi trovate a Cancun quando tira questo vento fortissimo dal sud il consiglio è raggiungere questa spiaggia che è a nord e che quindi è la più riparata della zona, ed in più è tranquillissima, perché dopo gli albergoni 5 stelle c’è tutta un’area della spiaggia completamente deserta. Non potevamo sperare in un ultimo giorno migliore!
Sole, mare stupendo, cucina deliziosa e le nostre ultime ore in questo bellissimo paese scorrono così. Lo Yucatan è stato un viaggio completo, abbiamo abbinato storia, natura, folklore, mare e stile godereccio che ci contraddistingue in un unico pacchetto. E’ stato il giusto finale di un viaggio iniziato a New York a goderci l’atmosfera Natalizia della grande mela, per poi respirare l’aria caraibica tra Mariachi, Maya, guacamole, spiaggia borotalco, mare azzurro, tra un Buenos Dia, Buenas noche e un Adiòs Mexico!
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