California | Al prossimo viaggio

California e Grandi Parchi

E finalmente dopo tanto sognare, progettare parlare e riparlare eccoci pronti per la partenza!

Il nostro grande viaggio in California, Nevada, Arizona e Utah, 18 giorni a zonzo nella magnifica America. Sveglia prestissimo alle 4:00 perché alle 4:45 abbiamo prenotato il taxi per l’aeroporto, ma in realtà sono sveglia da molto prima… La solita emozione prepartenza! I voli Roma- Parigi, Parigi-Los Angeles scorrono tranquilli. Abbiamo anche preso per la prima volta l’A380, Aereo fighissimo a due piani che ci porta a Los Angeles lisci come l’olio… Peccato però che si sono dimenticati di imbarcare le nostre valigie!

Los Angeles

17 APRILE

A noi ne manca solo una, la più piccola per fortuna, mentre ad Ale e Francesca non ne è arrivata neanche una! Vabbè il viaggio è iniziato con una scazzata ma ci rifaremo! Andiamo al check-in dell’ Air France per cercare di capire la situazione e pare che domani avremo il nostro bagaglio.

Andiamo da Álamo e prendiamo il nostro Dodge van sette posti… Diventato subito l’amore di Rocco… Questa macchina è come dice lui “pazzesca”!

Attraversiamo Los Angeles per raggiungere il  Motel6 ad Hollywood e già ci accorgiamo delle contraddizioni di questa città… Un quartiere con casette piccole e malandate, giri l’angolo e boom! Quartiere tipo paperopoli con casette deliziose giardinetti curatissimi. Il motel è come ci aspettavamo forse anche un po’ meglio… Ma è soprattutto la posizione il suo punto di forza! A praticamente tre minuti a piedi dalla walk of Fame. Non resistiamo ed usciamo subito per sconfiggere il fuso orario, ci facciamo un giro per la famosa Walk of Fame dove vediamo le stelle sul marciapiede… Infinite! Mickey Mouse, Michael Jackson, John Travolta e 1000 altre… Poi il famoso teatro cinese con le impronte degli attori più famosi… Il tutto circondato da gente di ogni tipo, non solo turisti ma artisti di strada di ogni genere tipo un Negrone alto 2 m che fa lo spettacolo con delle palle da basket, vestito come un giocatore dell’NBA e poi sosia di personaggi famosi o persone mascherate da supereroi come Batman, l’uomo ragno e Darth Fener… il preferito di Diana che purtroppo dorme stecchita sul passeggino! Gli occhi vorrebbero vedere il più possibile ma il fuso orario si fa sentire, mangiamo una pizza veloce con Elena che per poco non si addormenta.

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Il fuso orario è tremendo! Siamo svegli dalle due di notte… Per fortuna le bambine sono delle macine e riescono pure a riaddormentarsi! Comunque alle 7:00 siamo tutti già fuori dal motel in direzione Universal Studios. Abbiamo chiamato l’Air France e pare che la nostra valigia arrivi con il volo da Parigi alle 14. Vabbè ci godiamo la giornata agli Universal Studios e poi andiamo in aeroporto a recuperarla…

Che dire degli Universal? Fantastici! Una grande americanata… Ma è proprio quello che volevamo vedere, anzi ci stupisce con giochi divertentissimi e fighissimi anche per gli adulti. Paghiamo un’enormità: 320 $ tutta la famiglia!! Entriamo allora in questo mondo meraviglioso e godiamoci lo spettacolo! Elena e Diana sono senza parole ed entusiaste di tutto! Con la mappa del parco le vedi andare da una parte all’altra perché vogliono provare tutte le attrazioni. Iniziamo con Cattivissimo Me! Il gioco più quotato perché è quello più nuovo e per fortuna noi lo facciamo senza fare fila. Stupendo e divertentissimo. Poi continuiamo con Shrek 4D…A metà mattina vediamo lo spettacolo di stuntman straordinario, Waterworld tra tuffi spettacolari ed esplosioni rimaniamo entusiasti, mai visto niente del genere. Poi è la volta di Jurassic Park, con una navetta attraversiamo un fiume in mezzo a finti dinosauri, ed, in un crescendo di paura, il gioco si conclude che invece di venir mangiati da un tremendo tirannosauro Rex facciamo una mega discesa mozzafiato con schizzi d’acqua finale… L’ultimo gioco che decidiamo di fare è i Simpson… Facciamo un botto di fila, tipo 45- 50 minuti, ma ne vale proprio la pena! Veniamo sbalzati in una realtà virtuale fatta di montagne russe, di corse, di capitomboli per poi finire nella bocca di una Maggie gigante! Fighissimo!

Le bambine sono entusiaste ma è giunta l’ora di andare via, raggiungere l’aeroporto e recuperare (speriamo!) le nostre valigie…. L’unica cosa che non mi è piaciuta degli Universal è stato uno spettacolo sugli effetti speciali che di per sé era anche carino solo che era fatto dentro un teatro a -20 °C!! Questi matti sparavano l’aria condizionata a palla! Ed io, tra l’aria condizionata dell’aereo e quest’ultima mi sono giocata la gola e le corde vocali. Per fortuna in aeroporto ci aspettano buone notizie! Ritroviamo tutte e tre le valigie! A questo punto, contenti e rilassati, guidiamo verso Santa Monica. 

Che emozione… È la prima volta che vediamo L’Oceano Pacifico! E lo vediamo dal famoso Pier di Santa Monica con tanto di parco giochi (ripreso in centinaia di film e telefilm) e cartello finale della Route 66… Stiamo proprio in California!! Non è più un sogno! Cena speciale da Bubba Gump con vista sull’oceano, circondati da gamberi in tutte le salse… E poi Rocco l’infaticabile, ci porta sani e salvi in albergo, poverino! Noi tutti dormivamo storditi dal fuso orario e lui a guidare cercando di non farsi prendere dai colpi di sonno!

San Francisco

18 APRILE

E anche oggi in aeroporto! Lasciamo il mitico van sette posti alla Álamo e via al check-in.

Peccato che il volo che prendiamo è un Delta, con questa compagnia fare il check-in è sempre difficilissimo tra bagagli da pagare, extra budget, carte di imbarco che non vengono stampate e file pazzesche per consegnare le valigie… Insomma una bolgia dantesca! Ho deciso che la Delta non la prendo più! E poi come volevasì dimostrare l’aereo parte in ritardo! Ma alla fine ce la facciamo finalmente arriviamo nella fantastica San Francisco.

L’hotel è centralissimo siamo in pieno Fischerman’s Wharf . Partiamo subito ad esplorare il famoso molo Pier 39. Caspita! Qui è proprio il mio mondo! Granchio dappertutto! Granchio nei panini, granchio nel simbolo centrale del Pier, granchi nei menu dei ristoranti!

Che figata! Ma per il nostro primo giorno a San Francisco decidiamo di far contente le bambine e pranziamo al Rain Forest, con mega hamburger avocado e bacon! Ho deciso che è il mio preferito! Visitiamo ancora un po’ il Fischerman’s Wharf e i famosi leoni marini che sono ormai stanziati su un molo da anni, poi in albergo a riposarci.

Di sera decidiamo di andare a Japantown anche perché siamo pieni ancora dell’hamburger e quindi un sushino ci sta sempre bene! Freddo, freddo, freddo!! È proprio vero San Francisco ha proprio un clima strano! Japantown ha anche le caratteristiche per essere carina ma non possiamo proprio apprezzarla… È buio, non c’è praticamente nessuno, e fa un freddo pazzesco! Entriamo dentro un Mall, che è pieno di ristorantini e negozi stile giapponese, mangiamo un sushi che in realtà non è un granché e poi torniamo in hotel… Domani ci aspetta il Golden Gate Bridge.

19 APRILE

Oggi finalmente colazione con le uova da Denny’s il ristorante dentro il nostro hotel Holiday Inn e poi via alla conquista del Golden Gate. Iniziamo ad andarci a piedi e facciamo un bel giro lungo la ciclabile che circonda tutta la città di San Francisco, arriviamo fino a Fort Mason e poi decidiamo di prendere un autobus che ci porta al ponte… Bellissimo! Appena lo vedo ho subito la sensazione di essere al posto giusto, come quando vedi la torre Eiffel a Parigi, oppure una giraffa in Kenya… Sì sono proprio a San Francisco e sto ammirando il Golden Gate Bridge che sovrasta il Pacifico! In più c’è un cielo limpidissimo… E chi se lo aspettava? Di solito sul ponte c’è sempre la famosa nebbiolina che caratterizza tutte le foto di San Francisco, invece noi facciamo un servizio fotografico straordinario!

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Torniamo al Fischerman’s Wharf e pranziamo in un posto buonissimo, un ristorante italiano, anche se secondo me di italiano c’era solo la caposala, comunque mangiamo benissimo, io prendo la famosa Clam Chowder, una zuppa di molluschi servita dentro una pagnotta di pane… deliziosa! Anche Rocco prendo un buon piatto, un dentice cucinato con pomodorini, capperi e purè e le bambine finalmente si mangiano un buon piatto di pasta. Questo posto ce lo dobbiamo ricordare… Mi pare si chiami Capurro’s.

Un po’ stanchi ma decisi a vedere ancora la città andiamo a prendere il tram F che ci farà fare tutto il giro dell’embarcadero E poi ci porterà ad Union Square. Proprio alla fermata del tram becchiamo due barboni drogati o ubriachi, ancora non abbiamo ben capito, che iniziano a darci fastidio in maniera insistente “bitch, bitch, respect for the kids” insomma dei matti che abbiamo dovuto sopportare per ben 10 minuti, avevo paura che a Rocco partisse la brocca, ma per fortuna, ha saputo controllare lo schizzo di sangue al cervello! Comunque non possiamo che confermare che San Francisco è piena di barboni! Questo mi dà da pensare perché nella città più beat, peace and love, dell’America le politiche sociali mi sa che non funzionano granché… E quindi pure qui il capitalismo la fa da padrone… Arriviamo a Union Square, il centro del Financial District, bella e piena di negozi famosi tra cui Abercrombie, dove ci tuffiamo per un paio d’ore e dove mio marito compra della roba “pazzesca“! Per cena finalmente realizziamo il mio sogno: granchio, bavaglino, strumenti per l’operazione di spolpo completo! Slurp!! E dopo due bottiglie di vino bianco californiano torniamo in hotel allegri e sereni… Bella serata!

20 APRILE

Buona Pasqua! Oggi Alcatraz! E incredibile a dirsi fa pure caldo! Che clima strano a San Francisco, il primo giorno con sciarpa e cappello, oggi in canottiera! Percorriamo l’imbarcadero pieno di negozietti, artisti di strada e chioschi, con della roba da mangiare che già ci fa venire l’acquolina in bocca, nonostante abbiamo fatto da poco colazione alla panetteria Anderson… 

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Arriviamo all’imbarco per Alcatraz e alle 10:30 puntuali partiamo… Pochi minuti ed arriviamo su The Rock. La visita è emozionante, prendiamo quattro audioguide, anche Elena e Diana sono interessatissime e sono proprio deliziose con le loro cuffiette e la faccetta attenta!…

Storie incredibili, di criminali e di guardie che hanno vissuto nello stesso luogo incredibile, così vicini ma così lontani negli ideali… La storia di Alcatraz è veramente affascinante come è affascinante la posizione dell’isola, là in mezzo alla baia di San Francisco, come una ciliegina sulla torta a rendere ancora più bella una città già di suo ammaliante.

Dopo 3000 foto torniamo sulla terra ferma. Noi 4 decidiamo di pranzare per strada, mentre Ale, Francy e la piccola Claudia ri-vanno da Capurro’s . Noi invece ci prendiamo due mega panini al granchio… Costo 15 $ ma gusto superlativo! Ce li gustiamo sdraiati sul prato vicino alla stazione della Cable Car con vista sull’oceano ed una corona ghiacciata… Fantastico… Un po’ di riposo ci vuole! 

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Nel pomeriggio facciamo una fila pazzesca per prendere il Cable Car… Ma vabbè è una cosa caratteristica e quindi facciamolo…si è vero è un po’ turistico ma una visita a san Francisco non è completa se non prevedi un giro sul Cable Car.

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A Union Square ci dividiamo, Ale va a comprare il regalo di compleanno per Rocco ovviamente a sua insaputa, un iPod nano. Noi invece facciamo fare merenda alle piccole con crepes alla Nutella e poi torniamo in albergo per organizzare le valigie ed i lavaggi… Domani inizia un’altra parte del viaggio… On the road with car. A cena andiamo in un ristorante giapponese al Pier 39. Conosciamo anche Nicola, un amico di Francesca, e la sua ragazza giapponese che praticamente ordina per tutti, facendoci mangiare e conoscere dei piatti buonissimi…tutto ottimo! Domani mattina prendiamo le auto e si parte in direzione Yosemite park!

Yosemite National Park

21 APRILE

Oggi sveglia presto, Rocco e Ale vanno a prendere le macchine a noleggio da Álamo e ci mettono un botto di tempo perché beccano un ciccione rallentato nei movimenti come inserviente! Inconvenienti di viaggio… Comunque alla fine, noi con una Jeep Cherokee bianca loro con una Rav4 nera, siamo pronti per partire! Un ultimo saluto a San Francisco e via verso lo Yosemite Park! Che bello! Stiamo attraversando la California che emozione!

Arriviamo a Groveland per l’ora di pranzo. La cittadina è un amore, sembra di essere tornati indietro di un secolo e mezzo, la banca, la chiesetta, il nostro hotel Charlotte che è un edificio antico tutto restaurato, e poi il saloon! Il saloon “Iron“ è fantastico… Proprio come nei film, tizi improbabili al bancone, teste di animali ai muri, biliardo, e sul soffitto tutti dollari attaccati. Mangiamo degli ottimi hamburger, sia il classico californiano con bacon e avocado, sia hamburger di bufalo, e le bimbe pollo fritto… In camper mangeranno meglio… È quello che mi dico continuamente per non sentirmi troppo in colpa!

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Nel pomeriggio andiamo verso lo Yosemite Park, purtroppo per arrivare all’ingresso del parco dobbiamo percorrere una strada in mezzo ad ettari di bosco bruciato… Non mi fa una bella impressione, sarà il brutto tempo, sarà la vegetazione bruciata… Ma diciamo che il biglietto da visita dello Yosemite park non è stato dei migliori. Arriviamo all’ingresso del parco e facciamo l’annual pass (80 $) valido per un anno in tutti i parchi nazionali degli Stati Uniti, mi viene subito da pensare che ne potremmo approfittare (eh eh altro viaggio?) . Dentro il parco il paesaggio è decisamente più bello, abeti enormi e rocce di granito famose come El Capitan e Half Dome…

E poi arriviamo alle cascate, le più alte degli Stati Uniti, belle impetuose. Per arrivarci abbiamo percorso un piccolo tragitto a piedi e le bambine si sono scatenate. Non ci sembrava vero di sgranchirci le gambe dopo tutte quelle ore in auto. Purtroppo la visita allo Yosemite è stata troppo breve, non abbiamo potuto cogliere veramente la bellezza del parco, che comunque mi sembra troppo simile a paesaggi conosciuti… Ho voglia più di America e di paesaggi unici che solo qui posso trovare. 

Però alla fine questa tappa è stata carina perché abbiamo visto un paese fuori dal tempo come Groveland e soprattutto abbiamo affittato una casetta deliziosa tutti insieme dove abbiamo organizzato una cenetta memorabile… Tutto merito di Rocco e Ale chef!! Soprattutto per le bambine è stata un’esperienza fighissima, si sono divertite un mondo tutte e tre insieme.

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Sequoia National Park

22 APRILE

Oggi sappiamo che è una giornata di intensi spostamenti, ma come degli scemi partiamo un po’ troppo tardi… Tutta colpa della deliziosa colazione all’hotel Charlotte! Maciniamo chilometri, poi a me ad un certo punto viene un dubbio sulla strada, tutta colpa delle cartine della Lonely Planet! Allora usciamo dalla free way per chiedere informazioni e capitiamo in un’officina con un portoricano o messicano che per indicarci la strada inizia un discorso infinito mezzo in inglese, mezzo in spagnolo! Alla fine lasciamo la strada del navigatore, mangiamo al volo, prendendo un panino al granchio nel reparto delicatessen di un supermercato (good!) e finalmente arriviamo al Sequoia.

Bellissimo!! Vegetazione pazzesca che diventa sempre più fitta mano a mano che ci si avvicina alla Giant Forest, la foresta delle sequoie giganti. Sono magnifiche, fanno battere il cuore e soprattutto sono uniche, solo in questa parte di mondo si possono trovare, sono anche antichissime, alcuni esemplari hanno 3000 anni!! Dopo un piccolo percorso a piedi attraverso il quale vediamo questi alberi meravigliosi, arriviamo al cospetto del maestoso “Generale Sherman”, la sequoia più grossa di tutte, anzi l’albero più grande del mondo! È bellissimo, è da ammirare in un religioso silenzio, perché è davanti a meraviglie della natura come queste che mi viene voglia di pregare e di venerare madre natura.

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Purtroppo non abbiamo molto tempo dobbiamo fare più chilometri possibili per avvicinarci alla Death Valley che dobbiamo raggiungere il giorno dopo… E poi comunque fa un freddo boia e quindi più di tanto non resistiamo!

Ci fermiamo per la notte in uno scrauso hotel di Bakersfield, tale Vagabon Inn, il classico motel americano che si vede nei film, dove parcheggi la macchina proprio di fronte alla camera… Affascinante, caratteristico, da fare almeno una volta nella carriera di viaggiatore…

Ma non si dorme! Rumori a più non posso, auto, camper, camion, la freeway vicina dove sfrecciano tutta la notte le auto, insomma notte praticamente insonne e poi doccia mattutina in compagnia di uno scarafaggio! La cena però è stata carina e la ricorderò per sempre. Abbiamo cenato in un tipico caffè anni 50, solo noi quattro perché Ale e Fra sono rimasti in camera.

È stato bello perché non solo abbiamo visto un tipico locale americano anni 50, con anche musica a tema di sottofondo, ma perché abbiamo vissuto un momento speciale tra di noi… Famiglia viaggiatrice!

Death Valley

23 APRILE

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Partenza fissata per le 7:30, tanto dormiamo poco e male e alle 6:30 stiamo già facendo colazione nella sala comune del motel… I tipi più strani del mondo stanno qua dentro! Uno tutto tatuato, pure sulla guancia, una cicciona con delle occhiaie pazzesche ed una maglietta improbabile… Insomma un circo di personaggi inenarrabili…

Però la colazione non era male, c’era pure la macchina per fare i Waffles. Scappiamo da questo fantomatico hotel dopo aver pure lottato con un bacarozzo in bagno e fuggiamo in direzione Death Valley.

Macinando chilometri piano piano ci si apre davanti agli occhi uno scenario incredibile… Strade deserte in mezzo al deserto… È uno spettacolo incredibile… Sole a picco che illumina Canyon colorati in rocce stratificate ed erose dagli anni… Tutto tace, sembra che non ci sia neanche un essere vivente a popolare questa landa… E invece eccolo lì, quando meno te lo aspetti sbuca un coyote! Arriviamo a Stovepipe Wells, uno dei due unici avamposti presenti nella Death Valley, l’altro è il Furnace Creek dove pernotteremo.

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Stovepipe sembra rimasto bloccato nel passato, un piccolo villaggio del Far West… Il saloon dove pranziamo è fantastico. Io e Francy ci prendiamo un piatto di nachos incredibile… E poi con il sole del primo pomeriggio (bello caldo!!) andiamo a visitare le famose dune di sabbia… Stupende!! Tutte e tre le bimbe si scatenano si rincorrono tra la sabbia infuocata mentre noi facciamo foto a non finire… Altra bandierina da aggiungere nel nostro curriculum di viaggiatori.

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Arriviamo al Furnace Creek, fa 91 °F! Ci tuffiamo nella piscina dell’hotel che è pure con acqua calda e dedichiamo il pomeriggio ad un completo relax… Ceniamo al ristorante dell’hotel che ovviamente è carissimo, ma ci gustiamo quattro belle bistecche… Prima di dormire mio marito, che è molto contemplativo e nessuno lo capisce, ci porta a vedere le stelle nel campo da golf dove ci sono poche luci… Che spettacolo! Peccato che poi partono gli schizzetti per innaffiare il prato! Vabbè il cielo stellato lo contempleremo meglio in camper.

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Anche questa notte non dormo benissimo perché l’hotel ha dei rumori strani… Sembrano i tubi dell’acqua un po’ vecchiotti. Dopo colazione ripartiamo, questa volta in direzione Las Vegas, ma prima ci fermiamo ad un ultimo straordinario view point Zabriskie point, fantasticoooo!! Non ci sono né foto né parole per esprimere la bellezza e l’unicità del paesaggio… La Death Valley è un posto straordinario, perfetto nella sua unicità anche qui come nel Sequoia lo scenario è talmente mistico da farti avvicinare di più al creatore, a chi comanda i fili del nostro mondo. Poi dalla Death Valley passiamo piano piano, attraversando sempre degli scenari fantastici ad un mondo che certo di mistico non ha proprio niente ma è terreno anzi ultra terreno: Las Vegas!

Las Vegas

24 APRILE

Pazzesca! Una bolgia dantesca! Il nostro hotel è bellissimo, il The Venetian: una Venezia in miniatura con il Canal Grande, il ponte di Rialto e il campanile di San Marco… Organizzazione perfetta: c’è l’omino che come nei film ti prende la macchina e la porta chissà dove, poi l’omino che ti prende i bagagli e a te sperduto turista non ti resta che rimanere accecato dalle luci di questa città che non dorme mai e farti prendere dal demone del gioco o del sesso! La nostra stanza non è una stanza ma una suite fantastica con vista sulla città. Camera, soggiorno, bagno immenso con doccia e vasca … Bellissimo! Mangiamo una buona pizza ad un ristorante italiano sul famoso Canal shopper, un posto fuori dal mondo che prende tutto il secondo piano del Venetian e dell’hotel affianco il Palazzo, è praticamente un grande centro commerciale con negozi e ristorantini ma la particolarità è che è stato ricreato il Canal Grande di Venezia con tanto di gondole e gondolieri che cantano “o sole mio“ e poi altra cosa fighissima : è tutto al chiuso, pure il cielo è finto… Solo qui potevano inventarsi una cosa del genere! Mi stavo dimenticando una cosa importantissima Elena ha perso il suo dente proprio all’interno del casinò dell’albergo!

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All’improvviso si è messa piangere perché non sa come il dente è scivolato sul pavimento e quindi io Rocco e Diana ci siamo messi a cercare questo dente “Desaparecido“… In poco tempo una marea di persone si sono fermate a cercarlo con noi… Una scenetta da morire dal ridere… Gente che guardava il pavimento illuminandolo con le torce! Ad un certo punto un signore gentilissimo, visto che il dente non si trovava ed Elena piangeva gli ha detto che lui per oggi sarebbe stato la sua fatina dei denti e li molla ben cinque dollari… Il sorriso sdentato di Elena quando vede il verdone non ha prezzo!

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Andiamo a posare l’auto, compagna di avventure da San Francisco fino al Las Vegas, all’Alamo dell’aeroporto. Poi ritorniamo in città, ci facciamo lasciare dal tassista in mezzo alla Strip e ci godiamo un po’ le stranezze e le pacchianate di questa città… ma siccome fa pure un bel po’ caldo portiamo le piccole in piscina che ovviamente è bella proprio come l’hotel… Che pacchia! Poi, mentre io faccio il bagno in camera ad Elena e Diana, Rocco va a perdere un po’ di soldi al casinò… Povero piccolo mio non gli piace proprio spendere i soldi inutilmente, ma cacchio è a Las Vegas! Non può non giocare! La sera ci facciamo una passeggiata lungo la Strip, vediamo il Mirage con un vulcano che erutta ogni 30 minuti e poi la magnificenza del Caesar Palace. Per sbaglio entriamo in un ristorante giapponese carissimo, avevamo voglia di sushi ma dall’esterno non si capiva che era così “in” e costoso! Facciamo buon viso a cattivo gioco e ci facciamo una birra e un piatto di sushi a testa (tra l’altro buonissimo!).

Ale e Fra sono stanchi e vanno a dormire e per nostra fortuna ci prestano il passeggino, abbiamo tutte e due le bimbe addormentate e quindi mettiamo una sul nostro una sul loro passeggino e noi coppia di “infaticabili“ continuiamo la passeggiata lungo la Strip. Vediamo gente stranissima in posti stranissimi. Casinò, Oxygen bar, ubriachi, drogati, troie, papponi, ragazzi che festeggiano l’addio al celibato e ragazze disinibite che festeggiano l’addio al nubilato, tutta un’immensa fauna di gente che vive la città al motto: “quello che succede a Las Vegas rimane a Las Vegas”. Arriviamo fino al Bellagio per ammirare le fontane danzanti e sentirci un po’ nel film Ocean’s Eleven e poi stremati a letto.

25 APRILE

Oggi facciamo tutto con una certa calma, abbiamo prenotato il pick-up di El Monte alle 12:30 fuori dal Venetian… Abbiamo quindi il tempo di fare un po’ di shopping in un centro commerciale di fronte al the Wynn dove c’è l’Abercrombie e pure il Disney Store dove noi di nascosto da Ale e Fra andiamo a fare un regalino a Claudia… Oggi è il suo compleanno! Alle 13 arriva il pick up e poi inizia una lunga procedura per ritirare i camper… Fogli, foglietti, istruzioni e video di introduzione all’uso del camper… E poi finalmente li vediamo… Fighissimi!! La tizia di El Monte Inizia a far vedere a Rocco e ad Ale il funzionamento quando ad un certo punto ci dice che non ci funziona il tendalino… Apriti cielo!! Rocco è incazzatissimo e inizia ad inveire che sono sette mesi che sogna di mangiare sotto il tendalino… Alla fine scopriamo che invece funziona, bisognava solo togliere la chiave dal quadro scambi… Però alla fine fine scopriamo che è quello di Ale che non funziona!! Vabbè partiamo verso lo Zion National park, vediamo quanti chilometri riusciamo a fare perché è già molto tardi infatti ci hanno consegnato i camper tra una spiegazione e l’altra alle 16 passate! In strada c’è un vento pazzesco, dobbiamo fare la cambusa, e soprattutto non abbiamo pranzato! Rocco sta entrando in pieno in una delle sue famose crisi di affamato! Per fortuna ci fermiamo ad una stazione di servizio dove hanno una pizza buonissima e rientra l’ emergenza “scatti da matto” di Rocchino. Ci fermiamo prima che faccia buio ad un RV park a Mesquite, Proprio vicino ad un mega supermercato, così mentre noi donne sistemiamo il camper gli ometti vanno a fare un po’ di spesa per la nostra prima cenetta in camper! E Claudia soffia due candeline!!

Zion National Park

26 APRILE

Facciamo un altro po’ di spesa al mega supermercato vicino all’ RV park e partiamo in direzione Zion. Il campeggio che troviamo è carino come è carina la città di Springdale, porta sud del parco. Purtroppo non possiamo fare nessuna gita perché il tempo è orribile, piove e fa freddo. Ci sfruttiamo al massimo il camper, ci abituiamo ai suoi spazi e ci organizziamo per il grande tour del West, tra itinerari e lavatrici! La location, anche se con il brutto tempo, è fantastica, siamo in mezzo a dei picchi di roccia rossissima, un colpo d’occhio notevole! Nel pomeriggio giriamo un po’ per la cittadina e poi per cena grande pasta alle melanzane di Rocco!

La mattina è bellissima, il cielo è limpido e non fa neanche troppo freddo. Facciamo un bel tour dello Zion usando lo shuttle gratuito del parco. Iniziamo un trail fantastico, il Riverside Walk, che costeggia il fiume circondato da delle pareti rocciose uniche. Il percorso poi continuerebbe per gli esploratori esperti, o comunque senza figli, guadando il fiume e superando il Canyon… Deve essere un’esperienza incredibile… Che comunque faremo quando le nostre piccole saranno un po’ più grandi. Foto a tutto spiano! Poi Ale e Fra tornano in camper per mangiare, noi invece ci siamo preparati per il pranzo al sacco e facciamo un altro bel percorso (Emerald pools) che ci porta a vedere delle piccole cascate che formano una piscina d’acqua, il tutto sempre circondato da questa fantastica roccia rossa che è la caratteristica principale dello Zion.

Paesaggi bellissimi uno dietro l’altro! Per raggiungere il Lake Powell dobbiamo attraversare tutto lo Zion e passare dentro un tunnel con un ranger che ci dà le indicazioni e i tempi di percorrenza. La strada per raggiungere il Lake Powell non è lunghissima ma sicuramente scenografica. Attraversiamo paesaggi incantati che cambiano in continuazione… Dalle rocce rosse dello Zion passiamo attraverso Kanab una cittadina che sembra disabitata, dove sono stati girati decine di film western, e la piccola cittadina sembra proprio un vecchio set cinematografico, attraversiamo spazi vasti e aspri ma con un fascino incredibile, l’occhio non ha confini.

Lake Powell

27 APRILE

California | Al prossimo viaggio

Arriviamo a Lake Powell famoso per gli sport acquatici e sicuramente affollato d’ estate ma oggi, un giorno di fine aprile, non c’è praticamente nessuno. Il campeggio Wahweap RV che avevo visto su tripadvisor è direttamente sul lago e ha uno scenario pazzesco, siamo circondati da montagne e Canyon! Alessandro fa un barbecue da urlo e passiamo una serata bellissima sotto la luna tra una birra e una pannocchia ammirando un cielo che più stellato non si può…

Monument Valley

28 APRILE

Lasciamo il Lake Powell dopo aver fatto un po’ di foto a questo paesaggio innaturale… È un posto strano… Desolato, solitario, dormiente ma suggestivo… Passiamo davanti all’ Antilope Canyon, costa 40 $ a persona ma ci dicono che non è molto adatto ai bambini… Sarà per un altro viaggio! Decidiamo di dirigerci direttamente verso la Monument Valley e di spendere lì per una guida Navajo. Siamo ormai entrati in territorio indiano e si vede! Inizia a cambiare il paesaggio, terra rossa sempre più desertica, alle stazioni di servizio solo facce indiane (alcune neanche troppo raccomandabili!).

California | Al prossimo viaggio

Strade un po’ dissestate e soprattutto niente alcol, infatti dentro la riserva Navajo non si vendono alcolici. E poi piano piano… strada facendo… eccole lì… Le famose “butte “ della Monument Valley… imponenti e intrise di storia e spiritualità… È un colpo d’occhio grandioso, qualcosa che ho sempre sognato di vedere che finalmente ho davanti agli occhi… Ma quante bandierine abbiamo conquistato in questo viaggio?? Prenotiamo per domani mattina la gita con la guida Navajo, privata, solo per noi sette non siamo proprio tipi da gita organizzata di gruppo! Facciamo delle foto spettacolari, la luce è meravigliosa, c’è un vento fortissimo, ma la voglia di immortalare questo paesaggio da film western è troppo forte , più del vento!

Andiamo al campeggio che abbiamo prenotato via Internet, il Goulding’s… anche qui la vista delle incredibili guglie rosso fuoco non ci lascia … È tutto troppo bello! Stiamo vivendo tutto intensamente, è un viaggio On the road che ci crea continuamente sensazioni sconvolgenti, il brio e le luci delle città e poi la pace e la magnificenza dei Canyon…

Ma come faremo a tornare a casa?

Anche stasera BBQ by Ale con vino rosso californiano e poi a letto perché domani ci aspetta la Monument da vicino, andremo a toccare con mano la magnificenza delle rocce sacre all’indiani.

29 APRILE

Pronti ed eccitati per visitare la Monument Valley!

Abbiamo una Jeep aperta e l’indiano Navajo come guida. Il freddo è pungente ci portiamo dietro una bella coperta, proprio come i safari in Africa… Inizia il giro… Vediamo da vicino le “butte” e le “guglie” meravigliose che rendono mitica questa valle. Vediamo il John Ford point ossia la famosa inquadratura della Monument Valley filmata da John Ford nei suoi film western…

Mica scemo il tipo!

La vista sulla valle da questo punto è fantastica, ci fermiamo a fare 3000 foto, sembra sempre che ci sia un’inquadratura da immortalare! Ripartiamo verso le “tre sorelle”, tre pietre unite alla base, bellissime! 

Continuiamo il giro sulla nostra Jeep, il terreno è bello sconnesso e l’auto traballa parecchio… Ma anche questo è viaggio e avventura! Ogni volta che ci fermiamo per fare le foto ci sono sempre bancarelle con tutti i monili fatti dagli indiani. Compro un segnalibro per la mia mamma e una collana per me, un bel ricordo di questo posto incredibile, che mi ha dato sensazioni uniche… Ci sono luoghi nel mondo che hanno delle energie potenti, che possono rigenerare le anime… Secondo me la Monument Valley e uno di questi luoghi! Paghiamo 10 $ in più a testa per continuare il giro e vedere altre parti incredibili della Valle, un po’ nascosti e quindi visitabili solo con la guida. 

“L’orecchio” è un buco enorme nella roccia e per raggiungerlo bisogna scalare una duna di sabbia… L’effetto visivo è pazzesco! Il cielo azzurro che si intravede dal buco, la roccia rossa e la sabbia gialla… Anche qui foto a non finire…

Il tour finisce visitando dei punti in cui ci sono dei dipinti fatti sulla roccia dagli antichi pellirosse e poi ammirando roccie a cui gli indiani hanno attribuito forme e significati particolari: l’indiano e il drago… Noi però vediamo la faccia di King Kong!

Il tour finisce che siamo praticamente congelati… Ma l’anima è piena di sensazioni che ci rimarranno a vita! Oggi è proprio una giornata speciale… lasciata la Monument ci dirigiamo verso il Gran Canyon… Due capolavori della natura in un solo giorno… Non sarà troppo?

Grand Canyon

Entriamo dall’East Rhim chiamato Desert View ed è già spettacolo! Pensavamo che magari, aspettandoci molto dal Gran Canyon ,alla fine,vedendolo, ci avrebbe un po’ delusi… Che scemi!

È un quadro dipinto da madre natura… E pensare che sono tra le rocce più antiche del mondo, che sono spettatrici delle vicende della terra da milioni di anni, mette soggezione… È come trovarsi davanti ad un grande saggio! Vediamo un po’ di View point, uno meglio dell’altro, poi ci dirigiamo verso il Campground domani continueremo la visita con lo shuttle.  Ahia campeggi tutti pieni! E vabbè usciamo un po’ fuori dal parco e ci fermiamo al gran Canyon camping Village dove possiamo attaccare tutto: acqua, corrente, scarico e togliersi ,con una bella doccia, la sabbia della Monument Valley!

California | Al prossimo viaggio

30 APRILE

Oggi partiamo con tutte le intenzione di goderci la visita al gran Canyon… Sole splendente ma fa un freddo boia! Direi che siamo un po’ stanchi del vento freddo!

Lo scenario però che vediamo è unico, prima andiamo al Mather point…… Wow! Una spaccatura impressionante della terra, un canyon da brivido… Il fiume Colorado sullo sfondo…

Ma cosa può dare più emozioni di questo? Ma come si fa a fermarsi al proprio piccolo paese, come si fa a non viaggiare per vedere con i propri occhi spettacoli del genere? Spero tanto che Elena e Diana la penseranno come noi da grande… cerchiamo di crescerle come le donne che vogliamo diventino…. e quindi non resta che dare il buon esempio viaggiando, viaggiando e ancora viaggiando!

Dopo il Mather point è la volta dello Yaki point… ancora più impressionante ed emozionante… Foto à gogo, con le felpe e senza felpe, sdraiati, seduti, in piedi! Ora però, nonostante lo spettacolo naturale sia bellissimo… Voglio il caldo!

E allora via verso Los Angeles con il nostro superaccessoriato camper.
Ma quanto è comodo!! Si può viaggiare con tranquillità, le bimbe sono felici, noi ci godiamo la strada senza troppo stress portandoci dietro la nostra casetta! 

Route 66

Nella strada verso Los Angeles ci fermiamo a Williams e percorriamo un piccolo tratto della storica Route 66… Beh che dire?… Altra bandierina… Altro mito toccato con mano…

California | Al prossimo viaggio

Mangiamo in un posto fighissimo, molto kitsch, il Cruiser’s cafè , dove sembra di tornare indietro nel tempo, una vecchia stazione di servizio riadattata a ristorante… pieno di chincaglierie da collezionista, tipo un vecchio distributore anni 50 della Coca-Cola, una Cadillac che sbuca dal soffitto, anche il bagno è una figata! Le porte sono degli sportelli d’auto ed è tappezzato di poster di Betty Boop e altri miti anni ‘40-’ 50. Io, Ale e Fra prendiamo finalmente dopo 15 giorni di viaggio le alette di pollo condite con salsa barbecue, mmmmmm very good!

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Rocco invece un hamburger da primato con almeno 1 kg di carne, tra hamburger roastbeef e porchetta! E poi ci dedichiamo allo shopping nel negozio affianco pieno di roba da perderci la testa!

California | Al prossimo viaggio

Prossima destinazione Kingman, anzi un po’ più giù così facciamo un po’ di miglia in più per avvicinarci a Los Angeles… E con questo obiettivo arriviamo a Needles, minuscolo paesino poco prima del deserto del Mojave e proprio sulla Route 66… Sembra di essere arrivati a Radiator Spring la città di Cars! Cercando il Koa approdiamo in un RV park carinissimo, tale Desert view RV, prendiamo due belle piazzole con vista deserto e vicino al barbecue… Bella cenetta con bistecchine, pannocchie e finalmente un bel vento caldo che arriva dal deserto!

N.B. i proprietari dell’RV Park sono veramente carini e disponibili e ovviamente, come praticamente tutti gli americani sono innamorati dell’Italia e di Roma in particolare.

Needles, Anaheim

1 MAGGIO

Oggi è proprio una giornata di spostamento, ci aspettano circa 400 km per raggiungere Anaheim vicino a Los Angeles, dove si trova Disneyland. Una promessa è una promessa, e le piccole contano le ore prima di arrivare a varcare la soglia del loro sogno: Disneyland. Prima però di abbandonare Needles facciamo la foto di rito sulla Route 66 con il suo famoso simbolo stampato sull’asfalto… Un mito!

California | Al prossimo viaggio

Il deserto del Mojave è lungo e un po’ noioso… una strada dritta dritta in mezzo ad un paesaggio bello, ma niente a che vedere con tutte le meraviglie ammirate nei giorni passati.
Dopo pranzo arriviamo finalmente al Campground Anaheim Harbor RV park, abbiamo scelto questo perché è quello più vicino a Disneyland e possiamo raggiungere il parco dei divertimenti anche a piedi senza prendere la navetta… e ha pure la piscina che sfruttiamo tutto il pomeriggio. Prima delle 20 andiamo a prendere i biglietti a Disneyland, solo noi perché Ale e Fra decidono di non venire e aspettare che Claudia sia un po’ più grande per goderselo meglio.
4 biglietti per Disneyland park 356 $! Ma li valgono tutti vedendo la faccia felice delle bambine! Stasera niente barbecue ma ci prepariamo un bel piatto di pasta. Che buffo vedere la faccia degli stranieri mentre ci guardano arrotolare gli spaghetti !

Disneyland

2 MAGGIO

Oggi è il gran giorno! Le bambine non stanno più nella pelle… Non vedono l’ora di arrivare a scatenarsi nel luogo che Walt Disney ha sognato e creato…

Quel luogo dove tutti gli adulti ridiventano bambini e diventano felici… Disneyland!

La gente è tantissima, il caldo si fa sentire ma il luogo è veramente magico, non mi vergogno di dire che anche io mi sono emozionata quando entrando ho visto la statua di Walt Disney con Topolino, un luogo che da piccola ho sognato ed immaginato ed ora eccomi qui!! Iniziamo con un gioco un po’ scemo con le auto ma le bimbe si divertono e poi continuiamo con una vera bomba…

Space mountain… Montagne russe al buio fantastiche!

In sincerità avevo un po’ paura ma al momento del gioco il divertimento è troppo! Per non parlare di Diana! Quando usciamo dalla giostra vediamo la foto che ci hanno scattato nel momento più emozionante… Abbiamo tutti delle facce assurde ma Diana è unica… piange disperata! alla fine decide che le è piaciuto e che ora può fare tutte le giostre più pericolose perché non ha più paura! La giornata prosegue tra giochi e divertimento, ma anche tra file pazzesche che per fortuna si smaltiscono con il FAST pass, grazie al quale facciamo i giochi più famosi richiesti senza aspettare, ma andando praticamente su appuntamento. Star tours: con la realtà virtuale riviviamo il mondo di guerre stellari, Capitan EO: un film in 3D con Michael Jackson, regia di Francis Ford Coppola e ovviamente prodotto da George Lucas fighissimo! Big Thunder Mountain Railroad: una montagna russa ispirata al mondo delle miniere, talmente bella e divertente che la facciamo due volte! E poi Mickey’s Toon town con la casa di Pippo, Topolino, Minni, la barca di Paperino e l’albero di Cip e Ciop…

Le bambine impazziscono e riescono a farsi un sacco di foto con i loro eroi: Topolino, Winnie de Pooh, le principesse!! Troppo per un giorno solo! Un giorno interminabile perché rimaniamo fino a mezzanotte vedendo tutti gli spettacoli! Ma ne vale veramente la pena! Dalla sfilata con tutti i carri e i personaggi Disney ai fuochi d’artificio per poi concludere con uno spettacolo meraviglioso tra fontane che si muovono a ritmo di musica e proiezioni di cartoni animati direttamente sull’acqua delle fontane… Bellissimo ed emozionante! La nave di Capitano Uncino e Peter pan e la classica nave a vapore di New Orleans piena zeppa dei personaggi Disney… Che spettacolo! E poi per ultimo facciamo un gioco pazzesco: “Splash mountain“! Abbiamo il FAST pass alle 23. È l’ultima giostra della giornata che conclude alla grande il nostro giorno a Disneyland… Montagne russe con tuffo finale nell’acqua… E questa volta la foto che ci scattano nel momento clou della corsa mostra una Diana sorridente!! Regali al negozio centrale di Main Street e poi finalmente riposo!!

Venice Beach

3 MAGGIO

Oggi ce la prendiamo con un po’ di calma vista la lunga giornata a Disneyland, decidiamo di andare a vedere Venice beach e di goderci un po’ di vita di mare… Prima però andiamo a Beverly Hills per scattare la classica foto alla scritta Hollywood.

Sembra di essere stati catapultati dentro il telefilm Beverly Hills 90 210 con Brenda e Brendon Walsh che tra poco spuntano dalla loro casa!!

California | Al prossimo viaggio

E ora direzione mare… Parcheggiamo a Marina del Rey e a piedi raggiungiamo Venice beach… Fighissima! Si respira un clima di libertà, di divertimento e di voglia di vivere… Chi fa surf, chi fa skate, chi va in bici, chi fa rap e chi si rolla una canna… Un clima spensierato che ci godiamo fino all’ultimo. Pranziamo in un tipico locale di Venice beach “Dennis“ che è citato pure in un film “I Love You, Man“ dove lo indicano come il miglior posto di Los Angeles per mangiare i taco di pesce… Beh è proprio quello che ci prendiamo …delizioso!

California | Al prossimo viaggio

Ci buttiamo in spiaggia, la temperatura è perfetta, e l’acqua dell’oceano Pacifico non è neanche troppo fredda, anzi le bimbe si scatenano e si buttano in acqua! Il loro primo bagno nell’oceano Pacifico! Altra bandierina conquistata dalle mie piccole viaggiatrici! Ogni viaggio crescono sempre un po’ di più ed ogni viaggio ci unisce sempre un po’ di più… Amo la mia famiglia di viaggiatori! Rocco che dice che io sono malata quando lui lo è 100 volte più di me e che mi dà sempre la forza e il coraggio di affrontare ogni situazione, e le mie piccoline, che ormai sono malate di viaggio come i loro pazzi genitori… Con loro ogni viaggio diventa più bello! Torniamo in campeggio, è la nostra ultima sera… 

California | Al prossimo viaggio

È finito! Sigh! Questo viaggio meraviglioso è giunto al termine, il nostro “On the road“ tanto sognato e progettato… L’abbiamo vissuto intensamente, ogni giorno pieno di emozioni… Miglia percorse, strada vissuta, paesaggi che ci hanno fatto tremare le gambe (vedi Ale il vertiginoso!) e battere il cuore… Tutto è stato perfetto… Ogni luogo visitato ha lasciato tracce nella nostra memoria di viaggiatori! Los Angeles con i suoi parchi di divertimento le sue magnifiche palme, San Francisco con la sua ventosa baia, l’eleganza del Golden Gate e il mito di Alcatraz, lo Yosemite visto forse un po’ di corsa ma che comunque ci ha fatto conoscere un America di piccoli storici paesi come Groveland, il Sequoia National park con l’emozione della Giant Forest, l’unicità della Death Valley con i suoi colori e il vento caldo, la pazzia di Las Vegas… E poi l’avventura in camper! La nostra prima esperienza in camper… Meglio di così non poteva andare… La maestosità della Monument Valley… la grandezza visiva e storica del gran Canyon… Tutto in 18 giorni… Mamma mia quanto sono stati pieni di emozioni… Addirittura in un giorno abbiamo fatto la gita nella Monument Valley e poi visto il Mather point del Gran Canyon… Non è da tutti!! Voglio sempre vivere queste emozioni… Viaggiare mi fa sentire viva! Che bello già non vedo l’ora di progettare una nuova avventura… 

Al prossimo viaggio!

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Sed ut perspiciatis unde omnis das ist wirklich iste natus.