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Brasile … la Saudade
Alle 5:00 ci troviamo all’aeroporto per la grande partenza! L’aereo della TAP parte in perfetto orario e alle 6:50 prendiamo il volo per Lisbona, da lì cambiamo aereo con destinazione Rio de Janeiro. Arriviamo a Rio alle 17 stanchi ma emozionati…
Dimenticavo però le presentazioni siamo in quattro:
io Michela detta per l’occasione churraschina, Rocco (churraschino), Ileana (tatarigna), Marco (tatarigno).
RIO DE JANEIRO
20 OTTOBRE
Il primo impatto con il Brasile è stato positivo, mi è sembrato tutto molto efficiente e la gente veramente calorosa e cordiale, infatti poco prima dell’uscita dell’aeroporto ci sono delle specie di bancarelle con delle ragazze che cercano di adescarti per vendere le corse in taxi, proprio carine e simpatiche! Paghiamo il taxi 63 real per arrivare al nostro albergo.
Il Debret è un hotel un po’ antico, con uno stile coloniale ma ha una posizione eccezionale abbiamo preso le stanze Lux con vista totale sulla spiaggia di Copacabana!!! Un sogno che si avvera! Lo spirito carioca ci sommerge…
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Siamo stanchi, ma non vediamo l’ora di vivere la città.
I carioca sono sportivissimi, a tutte le ore fanno sport e riempiono il lungomare di Copacabana con bici, pattini e scarpe da ginnastica. All’inizio siamo un po’ spaventati a causa di racconti un po’ allarmisti che raccontano di furti e crimini vari tra le strade del Brasile… Però a lungo andare capiamo che possiamo rilassarci e goderci il paesaggio urbano che ci circonda.
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La prima sera abbiamo preso una piccola “inculata“, siamo andati ad un ristorante di pesce “Ocean qualcosa“ dove abbiamo speso un botto di soldi per essere in Brasile (518 real) Rocchino non è stato molto contento!!
Al ritorno in albergo visitiamo un po’ di bancarelle che si trovano proprio di fronte al “Debret”, e qui Marco, Ileana e Rocco si comprano le famose “hawaianas’” a 4€ mentre in Italia costano 20€.
21 OTTOBRE
Siamo eccitati vogliamo vedere tutto e cerchiamo di fare un minimo di programma: decidiamo di farci una passeggiata su Copacabana e Ipanema (il nostro albergo è proprio nel mezzo).
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Mi hanno sempre detto che il mare in Brasile non è bello, beh devo proprio ricredermi perché quello che vediamo nelle due spiagge più famose del Brasile, e per non dire del mondo, è proprio bello! Tantissimi ragazzi ed anche ragazze fanno surf, gente che corre, che va in bici o che porta a passeggio i cani (a proposito ci sembra che i carioca amino molto i cani).
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Panorama mozzafiato… Bello da morire…
Forse troppi turisti per i miei gusti ma va bene lo stesso!! Fotografie a non finire… Filmini … da veri giapponesi!! Un panorama veramente a 360°, magnifico ragazzi!! Dopo aver visto la meraviglia delle meraviglie, ossia il “Cristo” che domina tutta la città, ci facciamo riaccompagnare dal nostro mitico tassista al centro storico.
Che figata! Fiumi di gente che si muove, chiacchiera, balla, mangia (si mangia tutte le ore).
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Il centro di Rio è molto particolare, grattacieli con accanto palazzetti coloniali, molti contrasti, manager in giacca e cravatta, e poveretti che chiedono l’elemosina. La strada più antica di Rio è Rio Carioca, lì abbiamo mangiato al Cafè Louis, il locale più antico di Rio (1887) e poi siamo andati a prenderci un caffèigno al Cafè Colombo, veramente delizioso, caratterizzato da uno stile coloniale che ci ha fatto immaginare come poteva essere la vita un secolo fa.
Passeggiando per le vie poi abbiamo incontrato un vero fenomeno… Un giocoliere di strada che palleggiava con qualsiasi cosa persino con un uovo!! Spettacolare! Il calcio in Brasile è di fondamentale importanza, se si vuole fare amicizia con qualcuno, basta intavolare un discorso sul calcio.
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Nel centro di Rio ci sono moltissimi baretti specializzati in “Jugo“, ossia succhi di frutta particolarissimi, con frutta di cui noi in Italia non conosciamo neanche l’esistenza. Ovviamente noi non possiamo che assaggiare. Io ho preso un mix con cocco e ananas, mentre Ileana ha preso banana con un frutto con un nome strano tipo Aveja, e Rocco e Marco invece hanno preso un succo molto particolare: “la mega bomba“ con Guaranà, noci di cola, ginseng e qualche altra diavoleria che hanno reso i nostri maschietti dei veri pazzoidi, con tic schizofrenici e risate isteriche varie.
Al tramonto è la volta del Pan di zucchero.
Prendiamo un taxi che ci porta alla funivia con la quale si arriva alla cima. Con la prima funivia si arriva al morro (collina) intermedio, e già qui il panorama è stupendo, prendiamo la seconda funivia che ci porta proprio al Pan di zucchero. La vista è stupenda. Rio è ai nostri piedi, la luce del sole calante rende tutto più bello e più affascinante.
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Da veri dritti ci accaparriamo quattro sedie e le posizioniamo nel punto migliore per vedere il sole che cala dietro il Corcovado, con il Cristo illuminato dalla luce del tramonto. Non vi dico che foto che abbiamo fatto!! La sera proviamo una buona Churrascaria ad Ipanema, una delle più famose di tutta Rio “Il Porcao”. Buona e non troppo costosa però capiamo che probabilmente la formula del prezzo fisso e della Churrascaria non ci fa impazzire.
22 OTTOBRE
Il mio compleanno!! Che bello passare il giorno del tuo compleanno lontano da casa, in viaggio…
La cosa bella è che quando sei a casa è sicuramente un giorno speciale, ma quando sei in viaggio il tuo compleanno è un giorno come gli altri, ma non perché non sia bello, ma perché stai vivendo tutti i giorni al massimo e quindi sono tutti belli!!
E poi le persone a casa che ti pensano un po’ di più perché stai lontano… Insomma passare il compleanno fuori è proprio figo! Comunque oggi decidiamo di essere un po’ carioca, è sabato, siamo a Rio, allora giornata in spiaggia!!
Purtroppo Ileana nel pomeriggio non si sente molto bene, torniamo in albergo a riposarci.
La sera andiamo in un localino che ci hanno consigliato “Rio Scenarium” nel quartiere Lapa. Una casa a tre piani con musica dal vivo, un arredamento molto particolare, antico, moderno e sacro. Figo anche questo posto come praticamente tutto quello che abbiamo visto a Rio, però molto diverso dallo scenario della sera prima quando io e Rocco ci siamo trovati davanti all’Help, la più grande discoteca del Sudamerica.
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Nelle due sere abbiamo conosciuto due realtà diverse del divertimento e della gioventù brasiliana. Il Rio Scenarium è un localino molto chic e alla moda, abbiamo visto come i carioca un po’ più inn si divertono, molto simile a noi europei, anche se hanno sempre un’allegria di fondo che molto probabilmente noi europei non avremo mai, sarà il clima? La sera prima all’Help invece abbiamo osservato una fauna veramente brasiliana, o meglio lo stereotipo di quelle che noi pensiamo delle brasiliane, insomma in poche parole una marea inverosimile di belle ragazze, provocanti, con il culo altissimo, che gli arriva praticamente al collo, i capezzoli che si vedono dalle magliette… insomma una marea di ragazze parecchio disinibite!!
FOZ DE IGUAZù
23 OTTOBRE
Sveglia all’alba e partenza per Foz de Iguazù.
L’albergo l’abbiamo prenotato in un’agenzia di Rio il giorno prima. Hotel Foz de Iguazù … Una merda… Comunque non importa, qui dobbiamo stare solo due giorni per vedere il lato brasiliano e il lato argentino delle cascate. Arriviamo alle 13:30 e all’aeroporto entriamo in un’agenzia dove prenotiamo una macchina che ci porti subito al parco brasiliano dove possiamo vedere le cascate nella loro interezza. L’autista della macchina è anche la nostra guida, e lo sarà anche per il giorno successivo. Il vero nome non lo sapremo mai… Noi l’abbiamo sempre chiamato “il tigre“ per via di un pupazzetto attaccato allo specchietto della macchina! Il Tigre ci porta subito a vedere le cascate.
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Stupende!! Meravigliose!!
Una delle prove dell’esistenza di Dio. Lo spettacolo che si offre ai nostri occhi toglie il fiato! Nelle orecchie abbiamo come sottofondo musicale la bellissima musica di Ennio Morricone che è poi la colonna sonora del film “Mission”, film che tra l’altro ho visto una decina di volte (tesina di Teologia II) e che mi ha fatto desiderare di vedere un giorno queste cascate. Ed ora eccomi qua a realizzare uno dei sogni della mia vita… A mettere un’altra bandierina nella mia storia di viaggiatrice… Il cuore batte all’impazzata, al ritmo delle cascate… Ogni scorcio è talmente unico che faccio decine di foto…
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Poi ad un certo punto ecco una passerella che passa proprio davanti alla cascata più grande, credo che sia quella che nel lato argentino abbiamo visto dall’alto, ossia la “gola del diavolo“. Io Rocco e Marco ci tuffiamo nell’impresa mentre purtroppo Ileana che è malata resta di guardia agli zaini.
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Attraversare questa passerella significa bagnarsi dalla testa ai piedi senza via di scampo perché essendo molto vicino alla cascata si viene sommersi da una nuvola di goccioline d’acqua che si alzano dal fiume in seguito alla portata ed alla violenza dell’acqua che cade dalle cascate. È stata un’esperienza fighissima e liberatoria, ad un certo punto eravamo solo noi tre nella penisola più vicino alle cascate… Abbiamo allargato le braccia e rivolgendo il viso all’acqua abbiamo urlato la nostra felicità… Che energia… Dopo ci sentivamo come se avessimo ricaricato le pile del nostro organismo…
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Il Tigre ci porta in hotel, io e Rocco passiamo la fine del pomeriggio in piscina a rilassarci, torniamo in stanza e ci accorgiamo che l’aria condizionata è rotta! Porca vacca! Finalmente dopo tante peripezie ci cambiano stanza!
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Fuori a cena… Usciamo dall’albergo e ci sembra di stare nel posto più desolato mai visto! Fermiamo un taxi per farci portare ad un ristorante… Beh la strada sarà triste, ma il taxi e il tassista lo sono ancora di più! Il taxi puzza di benzina, è tutto rotto e fa fatica a camminare, il tipo alla guida è un rincoglionito come ce ne sono pochi al mondo. Per fortuna la strada è breve paghiamo ed entriamo nel ristorante che ci hanno consigliato il Bufalo Bianco, nooo!! Un’altra churrascheria!! Non ne possiamo più!!
24 OTTOBRE
Entriamo nel parco e prendiamo due trenini per arrivare alla “Garganta del Diablo” (La gola del diavolo) una massa incredibile d’acqua che si riversa a precipizio nel fiume sottostante, innalzando una marea di gocce d’acqua… io e Ile ci siamo messi addirittura il K-Way per non bagnarci s soprattutto per salvare l’attrezzatura fotografica. Lo spettacolo è unico al mondo!!!
A me sembra di impazzire per l’emozione, è tutto bellissimo, peccato troppi turisti, per fare le foto dobbiamo fare la fila!
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A ritorno invece di prendere il treno, ci propongono di ridiscendere il fiume in gommone, guidato a remi da un esperto del posto, con una vista eccezionale ed allenato per avvistare gli animali. Che aspettiamo? Partiamo! Ci attrezzano con un giubbotto di salvataggio e via per questa nuova piccola avventura.
Beh ne è valsa proprio la pena, invece che aspettare 30 minuti il treno, scendiamo il fiume avvistando due caimani, uccelli vari e una farfalla stupenda con le ali azzurre. In circa 40 minuti percorriamo il circuito superiore, con altre vedute mozzafiato che abbiamo soprannominato “il paradiso“, perché i paesaggi che vediamo sembrano dei veri e propri eden.
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Mangiamo a ristorante “il fortino“. Molto buono con due suonatori di arpa, un po’ meno belli e parecchio rompi palle! Oh sarà proprio che io l’arpa non la sopporto! Dopo pranzo mega corsa per arrivare alle 14 al molo a prendere il gommone.
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L’attrezzatura è questa: Impermeabile con cappuccio, giubbetto di salvataggio, borsa impermeabile per zaini e scarpe… Partenza… Inizia il divertimento! il gommone ci porta sotto le cascate, sia quelle del lato argentino, che quelle del lato brasiliano… Che figata! Ne vale proprio la pena! Ci siamo divertiti come matti…in alcuni momenti, quando stavamo sotto le cascate, non riuscivamo neanche a respirare per la violenza dell’acqua.
Alle 17, dopo un’intera giornata a camminare siamo veramente distrutti… Risaliamo sul taxi del Tigre direzione albergo… La sera si cena da pizza Hut (una mattonata) e poi tutti al casinò in Argentina dove io e Rocco abbiamo vinto 100 $ , Marco 150 $ e Ileana 64 $.
AMAZZONIA
25 OTTOBRE
Giornata da dimenticare! Siamo partiti alle 7:00 da Iguazù verso San Paolo, poi San Paolo- Brasilia (scalo tecnico) ed infine Manaus. Dopo imprecisate ore di volo, arriviamo all’aeroporto di Manaus e ad attenderci ci sono due guide
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l’Amazzonia è l’unico pacchetto preso dall’Italia
Una guida è Edoardo dell’Ecopark mentre la seconda è una signora mezza rincoglionita che in un primo momento ci ha fatto sperare… Pensavamo infatti che si erano liberate due cabine nell’Amazon Clipper, ma purtroppo niente da fare e quindi seguiamo Edoardo per l’ecopark. Non potete capire che delusione! Mi veniva quasi da piangere… Già dovevo rinunciare al mio sogno della crociera sul Rio Negro, ma quello che ci si presenta davanti ai nostri occhi è veramente uno spettacolo triste! Niente acqua! C’è una secca senza precedenti in Amazzonia e il piccolo Rio dove il Lodge è situato è completamente prosciugato, tanto che siamo costretti a fare 5 km a piedi sotto il sole per arrivare all’Ecopark. Siamo disperati, ma soprattutto incazzati neri perché nessuno ci ha avvertito di questa situazione! Il fiume si è ritirato di circa 20 m e ciò porta ad annullare tutte le gite più fighe, tipo la caccia al caimano…
Non possiamo sopportare questa situazione!
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Siamo arrabbiatissimi, chiamiamo il tour operator brasiliano , mi chiama lo stesso titolare del tour operator italiano per capire la situazione… Alla fine ci portano in un Lodge galleggiante l’Ambassador, decisamente meglio …soprattutto il letto super King size dove dormiamo 12 ore di fila per riprenderci dalle fatiche del viaggio e dallo stress dell’arrivo.
26 OTTOBRE
Questa è stata una giornata molto rilassante.
Dopo colazione Edoardo (la nostra guida) con un ragazzo del posto ci porta a passeggio per circa due ore in mezzo alla foresta amazzonica. La cosa particolare è che non ci sono sentieri indicati, ma praticamente Edoardo e l’indio ci fanno strada loro con un coltellaccio alla mano! È sempre più avventura… Incontriamo un piccolo bradipo (delizioso) e poi un serpente velenosissimo (un po’ meno delizioso) che se non ti fa morire ti manda in cancrena la zona dove morde! Il serpente Jacarara piccolo ma fetente! E poi un’infinità di piante.
Finita la passeggiata, relax nella mini piscina dell’hotel tutta per noi! Anche il pranzo è tutto per noi perché non c’è nessun altro all’Ambassador… Dopo una ricca dormita alle 16 iniziamo un’altra gitarella, andiamo a pescare in un piccolo baretto galleggiante. Questo è lo scenario: noi quattro cretini con una canna ciascuno cercando di pescare qualcosa… Intorno a noi il fiume, dietro di noi persone del posto che sicuramente ci stanno prendendo per il culo… Come sottofondo musicale una samba brasiliana niente male (per fortuna musica del posto…in albergo ci stanno mettendo Eros Ramazzotti o Domenico Modugno! Madonna che tristezza!) E questo è risultato della nostra pesca:
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Michela tre pesci.
Il primo gettato tra i piedi di Ileana che scandalizzata grida: “ma Michela!“.
Ileana due pesci.
Mentre tira su il primo pesce rischia di accecare Rocco, che molto furbescamente si allontana dal pericolo “sorella pazza“, tanto che colui che rischia l’occhio è il suo povero innamoratino tatigno.
Rocco un pesce.
Dopo circa un’ora riesce a pescare il suo primo pesce al grido di “ma vaffanculo” ed inizia poi a tormentare Marco che ancora non ha pescato niente.
Marco zero pesci.
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Il nostro Marcolino non tira fuori dal maledetto Rio Negro neanche un pesce… Rosica come un porco tanto che grida: “mi ha sempre fatto schifo questo sport di merda! Porc… Mannagg…Mortac…“.
Ritorno in hotel, altro riposo e poi cena. Marco e Ileana dopo cena si fanno fare un massaggio da Silvana . Non siamo più soli all’hotel, sono partiti i negroni americani (uno più ciccione dell’altro) e sono arrivati invece una ventina di israeliani, età media settant’anni. Con moltissima voglia di divertirsi, patetico però è lo spettacolo che offrono: si fanno mettere un CD probabilmente portato da loro con un mix di musica italiana e latino americana. A ritmo di questo CD si mettono a ballare (un po’ mummie in verità) e a cantare a squarciagola. Esaltati e razzisti! Stai in Brasile, balla e ascolta musica brasiliana porca vacca!
27 OTTOBRE
Adesso stiamo sulla barca, tornando all’hotel, stiamo discutendo su chi deve scrivere sul diario, e siccome sono tutti dei pigri del cavolo mi tocca scrivere a me, poi quando saremo a casa rileggeremo queste pagine e… “a da vede” come mi ringrazieranno.
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Dunque andiamo a raccontare:
oggi giornata tutta fuori, abbiamo preso una barca, che doveva venire a prenderci alle nove, ma che in realtà è andata dritta e non c’ha filato di pezza e poi dopo una provvidenziale chiamata di Edoardo è tornata indietro a prenderci. Dopo due ore e mezza di navigazione siamo arrivati al punto di incontro tra il Rio delle Amazzoni che ha l’acqua chiara ed il Rio negro, che ha invece l’acqua nera. La particolarità di questo incontro è che le acque dei due fiumi non si mischiano e quindi si vede, nel punto in cui si incontrano, una netta lingua di divisione tra acqua chiara ed acqua nera. Un’altra bandierina da aggiungere al nostro curriculum di viaggiatori!
E poi vediamo anche il Fiume più grande del mondo, il Rio delle Amazzoni che nel punto di massima larghezza raggiunge 384 km e nel mezzo del suo delta c’è un’isola che è più grande della Sicilia. Ci incantiamo ad ammirare questo fenomeno particolare delle acque che non si mischiano, Edoardo ci racconta che ci sono stati molti studiosi che hanno cercato di spiegare scientificamente il fenomeno… ultimamente sembra che abbiano trovato delle bolle di acqua nera all’interno del Rio delle Amazzoni …
Comunque ancora nessuno riesce a spiegarlo pienamente, forse sarà dovuto ad una serie di fattori concomitanti: pH diverso (negro acido – amazzoni basico) velocità diversa (negro lento – amazzoni veloce) profondità (negro 10 20 m – amazzoni 70 m).
Dopo approdiamo ad un villaggio di nativi, con case di palafitta e bambini che, come quasi in tutti i paesi poveri, cercano di spillarti qualche spicciolo. Però in Brasile ho notato una cosa… C’è una dignità di fondo che contraddistingue le persone che chiedono l’elemosina, ti danno sempre qualcosa in cambio per esempio questi bambini ci mostrano pappagalli e bradipi con cui fare delle foto. Insomma hanno una certa dignità che li distingue da altri poveri del mondo.
Mangiamo in un ristorante attrezzato dalla famiglie di questa piccola isola nel Rio delle Amazzoni… Ed è tutto veramente molto gustoso:
zuppa di piranha, zuppa di pesce con latte di cocco, riso, fagioli, carne di manzo e pollo, pesce fritto (buonissimo!), Piranha (troppe spine!), verdure in quantità industriale, frittelle di strana natura ma molto buone, patate (fritte e arrosto), dolci, frutta. Devo dire che da quando stiamo in Amazzonia il cibo ci piace molto di più.
MANAUS
28 OTTOBRE
Oggi giornata di relax…Dopo pranzo ci trasferiscono all’hotel Tropical Manaus, unico hotel di Manaus a cinque stelle…. l’hotel è bellissimo, ha una mega piscina con le onde e addirittura uno zoo al suo interno! Decidiamo tutti insieme di andare al centro estetico per prenotare 4 massaggi, così ce lo facciamo tutti insieme …dopo proseguiamo con la visita del “mini zoo“ sempre all’interno del Tropical… A dir la verità la visita è stata fatta abbastanza frettolosamente, in primo luogo perché fa un caldo allucinante ed in secondo luogo perché questi poveri animali sistemati nelle gabbie ci fanno un po’ pena! Comunque ci sono scimmie, pappagalli, capivara, e un piccolo giaguaro (sfinito dal caldo quanto noi), un caimano e così via…. È arrivata l’ora dei massaggi! Evvai! ci caliamo completamente in zona relax! Anche queste sono vacanze giusto? La sera usciamo dall’hotel diretti ad un ristorantino subito fuori dell’ingresso principale che ci ha consigliato Edoardo, il posto è semplicissimo, anzi all’apparenza anche un po’ squallidino, ma ci fidiamo del consiglio infatti non ce ne pentiamo. Cenetta semplice ma buona, ci siamo presi quattro porzioni di picagna, ogni porzione corrisponde a quattro bei pezzi di carne di manzo, che finalmente ci cucinano in modo semplice e non stracotto… Patatine fritte, birra, acqua, due succhi (Ileana alla pinacolada ed io al mango). Per un totale di 180 real! Non ci possiamo lamentare! Rientro in hotel e buona notte!
29 OTTOBRE
Questa mattina sveglia alle 7:00 e colazione stratosferica! Ci sono talmente tante cose da mangiare che non so decidermi da dove iniziare… È tutto squisito.
Il Tropical è proprio un hotel da ricchi anche il reparto piscina è veramente figo. Ieri abbiamo trascorso un’oretta veramente piacevole, facendo il bagno nelle due piscine di cui una con le onde artificiali e sorseggiando cocktail di frutta….ma ritorniamo ad oggi… Alle 8:00 appuntamento alla reception con la guida che ci porta in giro a visitare Manaus e poi ci accompagnerà anche in aeroporto.
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La nostra guida si chiama Francesco, ed è un tipo molto particolare, e anche il suo modo di esprimersi in italiano è parecchio buffo! Iniziamo il tour della città, ci mostra diversi edifici decadenti che il governo ha stabilito di ristrutturare (e meno male!), camminando per la via ci mostra alcune baraccopoli, o meglio delle palafitte molto precarie. Questo è il grande problema sociale di Manaus il governo vuole smantellare tutto e trasferire le famiglie che abitano queste sottospecie di case, in nuove abitazioni alla periferia di Manaus solo che molta di questa gente si rifiuta perché preferiscono vivere al centro della città! Per me sembra una cosa da pazzi! Roba da “te lo do io il Brasile“.
Una delle cose più interessanti che ho visto di Manaus è il mercato, veramente un posto caratteristico perché qui è dove fa la spesa la popolazione. Costa tutto molto poco, l’ananas ad un Real… incredibile! Visitiamo il reparto ortofrutticolo, con 10.000 tipi e varietà di vegetali e frutta che noi in Europa neanche ce la sogniamo, poi la parte del pesce… Anche questo interessantissimo, vediamo pesci dell’Amazzonia molto particolari, ce n’è uno tutto rosso che lo tagliano con le uova di fuori e poi un altro che arriva a pesare anche 200 – 300 kg ed è talmente grande che la sua lingua viene usata per grattugiare il Guaranà!
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E poi andiamo anche nella parte dell’artigianato….Facciamo un po’ di acquisti, ma non troppi perché abbiamo tutti e quattro cabin Baggage e quindi non abbiamo molto spazio. Prendiamo la polvere di Guaranà , di ginseng e poi un mix che ci assicurano sia meglio del Viagra! E poi acquistiamo delle piccole noci di cocco, divise in due e lavorate, in modo tale che il guscio ha dei disegni più chiari che lo caratterizzano. Oggetti molto carini che paghiamo 10 real (tre pezzi) mentre le bustine di Guaranà ginseng e il mix vengono tre real ciascuno! Francesco ci fa assaggiare il succo di Guaranà più buono di tutta Manaus e noi non possiamo che confermare… Non c’è solo guaranà ma c’è anche il latte in polvere, castagne (quelle loro che sembrano anacardi), cacao e qualche altra diavoleria che lo rende molto simile ad un frappè alla nocciola. Il mercato mi è piaciuto molto, pieno di vita e poco turistico.
Dopo il mercato è stata la volta del teatro. Gli abitanti di Manaus sono molto fieri del loro teatro che risale al 1887 epoca in cui la città era la più ricca di tutto il Sudamerica per via del commercio di caucciù. Bello! Ma la cosa più divertente è quando ci siamo messi delle pattine sotto le scarpe per entrare in un salone con il pavimento fatto tutto in legno decorato… Non ti dico che pattinate! Alle 12 ci accompagnano all’aeroporto, anche questa volta sculiamo con le valigie e riusciamo tutti e quattro ad imbarcarci con il bagaglio a mano.
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N.B. ancora non ho capito come riusciamo a farcela ogni volta! Io e Rocco pure pure ma Marco e Ile sono scostumati, hanno due cabin-baggage al limite del consentito!
SALVADOR DE BAHIA
29 OTTOBRE
Arriviamo a Salvador alle 21:30 un po’ distrutti in verità, anche se la voglia di visitare un posto nuovo è tanta decidiamo di rimanere in albergo il Tropical Bahia.
200 € a coppia per tre notti compreso il trasferimento
All’aeroporto ci viene a prendere Daniela, una guida che parla italiano e che ci accompagna all’hotel, spiegandoci un po’ le usanze di Salvador. Il trasferimento aeroporto – hotel lo avevamo prenotato dall’Italia con grande contentezza di Marco (è fissato con i trasfer!!!). L’hotel e le camere sono molto carini, ceniamo al bar perché preferiamo non uscire e poi tutti a nanna!
30 OTTOBRE
Oggi è domenica! E domenica è domenica in tutto il mondo e quindi anche qui come in Italia la maggior parte dei negozi è chiusa, quindi decidiamo di andare in spiaggia.
La coppia di brasiliani di Sao Paolo che avevamo incontrato a Manaus (quelli che poi hanno preso una mega nave per farsi la crociera lungo le coste del nord-est del Brasile) ci avevano consigliato una spiaggia in particolare: Plata, che noi italiani leggiamo Plata ma che invece si pronuncia plllaataa con le vocali un po’ chiuse , però Daniela (la guida della sera prima) ed anche un ragazzo dell’albergo ci consigliano delle spiagge un po’ più distanti dalla città che sono un po’ meno affollate.
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Prendiamo un taxi che per 45 real ci porta a Flamengo (più di mezz’ora di macchina)… lungo la strada vediamo il lungomare di Salvador, favoloso!
Chilometri e chilometri di spiaggia con chioschi stra-attrezzati. Flamengo è veramente bella, il mare è un po’ mosso, ma tutto fa molto Brasile! Qui non si prende il sole sui lettini o comunque sdraiati sulla spiaggia, ma si affitta un tavolino sedie ed un ombrellone e si passa la giornata al tavolino mangiando, bevendo, chiacchierando e guardando la gente che passeggia che fa sport (tantissimi giocano a racchettoni). Mangiamo ad un ristorantino molto casareccio ma genuino… Casquinia de Siri (Una conchiglia ripiena di granchio) aragoste e moquequa (tipica zuppa di pesce baiana) il tutto ad un prezzo veramente ridicolo …tipo 120 real! Alle 16:30 il nostro tassista dell’andata Marcus ci viene a riprendere per riportarci al Tropical, alle 19:30 infatti viene Gabriella (Un’altra guida) per portarci ad una serata di Candomble’.
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Alle 19:30 inizia la nostra esperienza con il candomblè. Gabriella la guida (parla spagnolo) ci porta in un terriero, ossia una casa che funge da Tempio.
La madre de Santo, madre Carmen, è il capo supremo di questa singolare comunità religiosa. La serata inizia in questo modo: gli spettatori sono divisi in due parti, gli uomini da una parte le donne dall’altra. Al centro un gruppo di donne vestite con tipici abiti da baiana che ballano in cerchio a ritmo di tamburi e canti. Fanno delle mosse strane con le mani che io ho imparato ad imitare! Ad un certo punto dopo almeno un’ora di ballo, alcune persone cadono in trance e vengono come possedute dalla divinità… Che facce! L’esperienza è stata veramente unica, dopo due ore però ce ne siamo andati anche perché stavamo in piedi e non ce la facevamo più! Abbiamo visto da lontano anche Gilberto Gil! Infatti la nostra guida Gabriella ci dice che fa parte di questa comunità.. che figata!
Dopo ci siamo fatti accompagnare al pelurinho. Roba da coprifuoco!! Non c’era nessuno e le poche persone che c’erano avevano una faccia poco raccomandabile… Imbocchiamo un vicolo entriamo in un locale che mi avevano consigliato il Jardin de qualcosa…Però non mi è piaciuto tanto e la fajolata era salatissima. Ritorno in albergo e poi tutti a nanna!
31 OTTOBRE
Sveglia non troppo tardi perché vogliamo vedere il pelurinho … il nostro hotel è a cinque minuti di taxi e il prezzo che ci fanno i tassisti è convenientissimo 10 real !
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Il pelurinho ci stupisce! È veramente un posto magico, ad ogni angolo c’è qualcosa che ci attira, una casetta tutta colorata, una baiana che ti saluta, una galleria di quadri oppure un incontro di capoeira. Marco al pelurinho ha fatto un pezzone: ha iniziato a fare qualche scambio di capoeira con un negrone, evidentemente maestro in quest’arte. Si è gasato tantissimo ed è sempre più malato di saudade!
Entriamo in un negozio attirati dalla baiana che sta all’ingresso e con cui io e Ile abbiamo fatto anche una foto. Dentro facciamo amicizia con una commessa troppo simpatica, poi pranzo in un ristorantino molto famoso di Salvador: il Maria Mata. Buonissimo!!
Serviti e riveriti (da veri ricchi come dice Marco) abbiamo preso di tutto: carpaccio, insalatina di pesce, zuppa, pesce e dolce stratosferico, vino (due bottiglie) e caffeigno. Ubriachi fradici continuiamo il giro, però ad un certo punto spariscono Marco Ileana… Mi sono andati a comprare il regalo di compleanno! Un quadro bellissimo! Che carini!
Di sera non abbiamo fame e vogliamo vedere qualche locale caratteristico… Beh ci siamo proprio riusciti!! Andiamo al locale che ci hanno consigliato i due di Sao Paolo la Casquina de Siri… in albergo ce lo sconsigliano perché ci sono un po’ troppe “ragazze facili” mentre l’autista del taxi che scegliamo per portarci a vivere Bahia, il mitico Toni di origine italiana, ci consiglia fino allo sfinimento il Casquina de Siri… Beh ci dobbiamo andare per forza! Arrivati al locale ci accorgiamo subito che tipo di posto sia: gli uomini sono quasi tutti italiani e se non sono italiani sono vecchi e ricchi, le donne sono solo brasiliane, tutte giovani e sexy da morire, roba da bava alla bocca! Io e Ileana siamo le uniche donne straniere . Comunque il locale è veramente figo. Musica dal vivo…tutti che si divertono e ballano senza nessun problema al mondo! Che bello! Ad un certo punto eravamo circondati da culi e tette , Marco e Rocco completamente impazziti e testosterone galoppante….però una scena mi ha impressionato c’erano due ragazze, una molto svelta e civettuola ed una invece più piccola e timida che chiedeva all’esperta cosa doveva fare e la stronzona le dice: “ balla! Sciogliti! Muovi le tette il culo!” La cosa che mi ha colpito è che ho visto la più piccola con le lacrime agli occhi mentre cercava di ubbidire. E poi un’altra scena impressionante è stata quella di una donna un po’ più grande delle altre ma che muoveva il culo molto meglio, con un vestitino azzurro microscopico che piazzava le ragazze nella sala da ballo. Nonostante questo la serata è stata veramente divertente… All’uscita abbiamo beccato Toni, il nostro tassista abbracciato ad una ragazzina! Mortacci sua! All’una tutti a nanna perché domani mattina ci aspetta il catamarano per Morro de Sao Paolo! E vai!!
MORRO DE SAO PAOLO
1 NOVEMBRE
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Alle nove parte il catamarano per Morro de Sao Paolo. La mattinata per noi inizia presto: alle 7:30 già sotto nella hall per chiedere all’ufficio turistico dell’albergo di prenotarci i biglietti per il catamarano, colazione e poi corsa al supermercato vicino all’albergo per prelevare contante a più non posso perché ci hanno detto che a Morro le carte di credito e il Bancomat non sempre funzionano. Poi, un’altra corsa in albergo per chiudere le valigie ed altra corsa in taxi per raggiungere il porto. Arriviamo puntuali e dopo qualche minuto parte anche il catamarano… Io ho paura di soffrire il mal di mare, infatti dai racconti delle altre persone si capisce che la traversata è bestiale. In realtà va tutto liscio come l’olio, balla un po’ per via delle onde oceaniche però molto sopportabile.
Tanto che ci siamo goduti per due ore il mitico concerto di Ivete Sangalo, MTV AO VIVO che trasmettevano nel piccolo televisore dentro la barca, bellissimo, uno spettacolo unico.
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Mi innamoro sempre di più del Brasile, ho amato le città , ho amato le bellezze naturali come le cascate di Iguazù e l’Amazzonia e qui a Morro mi innamoro del mare e della musica brasiliana, che ti entra dritta nel cuore… è irresistibile non puoi fare a meno di muoverti e di battere il ritmo!
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Appena sbarcati a Morro incontriamo Edson, uno dei tanti beach Boys che con carriola alla mano si offre di portarci le valigie (10 Real a valigia). Con lui ci incamminiamo alla nostra Fazienda Careira nella terza Praia. Che incanto!! Prato verde e amache da tutte le parti. Alla reception incontriamo Oliviero un italiano proprietario (insieme al suo socio o padre non l’abbiamo ancora capito) di buona parte dei terreni sulla terza e quarta praia. Le camere sono deliziose. Ileana e Marco scelgono quella vista mare ma senza aria condizionata mentre io e Rocco un po’ più interna ma con aria condizionata e TV.
Ci svestiamo in fretta, costume e seconda praia!! Passiamo il pomeriggio in spiaggia… Lettino, ombrellone e ragazzo che ti innaffia i piedi non appena te li insabbi. Insomma un paradiso!! La sera andiamo a mangiare in un localino sulla terza praia con un nome lunghissimo che non riuscirò mai a ricordare… Però aveva due caratteristiche:
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i lettini con cuscinetti bianchi e parasole colorati tipo arcobaleno e due cantanti uno secco che suona la chitarra ed ogni tanto canta ed uno grasso grasso che canta con una bella voce ma, porca vacca delle volte un po’ troppo alta! Comunque mangiamo bene…
2 NOVEMBRE
Oggi decidiamo di vedere la quarta spiaggia la più bella!! Foto da urlo nelle lingue di sabbia che si formano con il cambiare delle maree… Bellissimo! Rocco e Marco continuano sempre la loro ricerca della palma imperiale ( ossia la ragazza più figa tra le fighe che popolano il Brasile…impresa un po’ ardua in verità… ci sono veramente delle ragazze bellissime) e proprio vicino a noi si mette una mulatta con capelli castani lunghissimi e costumino rosa. Nonostante sia un po’ culona fa la sua porca figura!!
Dopo essere stati un’oretta a mollo in un mare turchese , continuiamo la nostra perlustrazione dell’isola… E camminando, camminando arriviamo al paradiso terrestre “Porto do Zimbo”, una posata fantastica dove decidiamo di pranzare e dove veniamo serviti e riveriti da una simpatica cameriera di cui non ricordo il nome ma che noi abbiamo soprannominato “Whoopi” per via della somiglianza con Whoopi Goldberg, l’attrice.
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Ci sediamo al ristorante ed ordiniamo antipasti e piatto principale, beh la nostra Whoopi ci consiglia di andare in piscina a prendere un po’ di sole perché ci porterà lì gli antipasti e le bevande ordinate, e poi quando è pronto il resto ci chiamerà lei! Ma non è fantastico? E noi, da veri goduriosi , non ce lo facciamo ripetere due volte.
Ecco le ordinazioni per l’antipasto:
Ileana pallette fritte di patate ripiene di formaggio, Rocco e Marco pallette fritte con carne di aragosta, Michela zuppa di frutti di mare. Tutto buonissimo accompagnato da birre, succhi di frutta e Coca-Cola varie… Il continuo del pranzo è sempre più superlativo… Io e Rocco ci prendiamo i gamberi allo “Porto do Zimbo”, ossia serviti dentro l’involucro dell’ananas con riso uvetta e formaggio fuso sopra. Ileana si prende il “Frango alla Porto do Zimbo” (pollo) e Marco il filè mignon. Tutto buonissimo!! Di nuovo a prendere un po’ di sole poi Whoopi ci avverte che ha trovato un passaggio con la Toyota dell’hotel per riportarci alla seconda Praia e neanche dobbiamo pagare! Di bene in meglio… Questo posto c’è piaciuto veramente tanto. Ma la cosa che ho più apprezzato sono i cuscini profumati che Whoopi ci ha portato mentre prendevamo il sole… Una vera goduria!
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Tornati alla seconda praia ci facciamo una passeggiata per il paese che è veramente molto carino e poi in camera per prepararci per la cena. Questa sera mangiamo in un bel localino con vista sulla prima spiaggia. Molto carino e la cameriera è come tutte le brasiliane, molto carina e simpatica. E poi proviamo la caiphirinia in uno dei tanti chioschetti sulla seconda spiaggia. Questi chioschi sono fighissimi perché sono molto colorati ma soprattutto profumano l’area con l’odore della frutta fresca tropicale, un odore che a Roma è molto difficile risentire.
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3 NOVEMBRE
Sveglia presto perché alle 9:30 parte il mega gommone che ci porterà in giro per tutta l’isola di Itharè (la gita costa 50 real a testa). Saliamo sulla barca, e da veri furboni occupiamo la punta. Il mare è un po’ mosso ma il gommone va come un treno e noi ci divertiamo parecchio a cavalcare le onde. Facciamo anche amicizia con un ragazzo brasiliano, che per nostra fortuna parla inglese e ci traduce tutto quello che dice il capitano. La prima tappa è dopo 50 minuti ed arriviamo veramente in un paradiso terrestre: Morerè e le sue piscine naturali. Un posto da favola dove, colmo dei colmi, troviamo anche un bar galleggiante. Anche qui non possiamo esimerci e continuare le nostre vacanze da veri goduriosi, quindi ordiniamo birra per Marco e Rocco, mentre io e Ile prendiamo l’agua di cocco, che in realtà ci fa un po’ schifo, però la prendiamo lo stesso per farci foto e riprese con il nostro tavolino galleggiante e il coccone con cannucce sopra…Insomma il simbolo proprio del relax, giusto per far rosicare poi qualcuno a casa! Dopo un bel bagnetto riprendiamo il gommone è partiamo alla volta di Boipeba (l’isola attaccata a Itaherè).
Approdiamo in un piccolo paese di pescatori sorto all’incrocio tra il mare e il rio.
Boipeba è un posto molto tranquillo, qui il turismo non è ancora arrivato, o perlomeno, non è arrivato ai livelli di Morro. Pranziamo in un ristorantino sulla spiaggia, ci prendiamo la caipirinha come aperitivo… La fine! Io e Ileana siamo completamente ubriache! E poi ensopado per tutti!
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Passeggiatina sulla spiaggia per smaltire il pranzo e l’alcol insieme al mio amore e poi di nuovo in barca. Il comandante ci porta alla terza isola dell’arcipelago che è Cairu, dove c’è un piccolo villaggio che ha come caratteristica principale un convento e chiesa di Sant’Antonio annessa risalente al 1600-1700. Una volta sbarcati una nidiata di ragazzini ci si appresta intorno chiedendoci di poter fare da guida per la visita al convento, cerchiamo di depistarli, ma non è così semplice. Comunque il paesino è molto carino, un piccolo pelurinho tenuto un po’ malino, le case sono tutte da ristrutturare… Ma sotto il passare del tempo si vede che c’è del potenziale. Sulla cima della collinetta ai piedi del paesino c’è il convento di Sant’Antonio.
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Non male, specialmente per via delle mattonelle blu portoghese che ornano un po’ tutto l’interno. Ci sgridano perché non seguiamo il gruppo… La verità è che non capiamo ancora niente del portoghese e non sappiamo neanche qual’ è il gruppo con il quale siamo entrati. Tanto che Ileana, che mi sa che non capisce niente neanche in inglese, quando una gentile signora ci traduce in inglese cosa ci ha detto il custode (ossia di stare in gruppo e di non girovagare) lei prende e parte , al grido di Yes ok , nella direzione direttamente opposta a dove si trova il nostro gruppo!! Finalmente usciamo e riecco l’orda di bambini nativi.
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Io scatto in avanti perché non mi piace vederli che chiedono l’elemosina, più che altro perché non riesco a resistere alle loro suppliche e ai loro sguardi… Però so che, allo stesso tempo, è meglio non farli capire come sia facile spremere il turista.
Di nuovo sul gommone per una piacevole navigata nel rio interno che ci riporta al porto di Morro.
La sera non abbiamo voglia di mangiare brasiliano, bisogna dire che ci ha proprio stufato, tanto che io e Rocco l’abbiamo messo al penultimo posto, poco prima della Croazia (che fa proprio schifo) nella classifica mangereccia dei nostri viaggi.
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Quindi ripieghiamo per un ristorante pizzeria forno a legna italiano: “Bianco e Nero“. Posto carino, personale attento al cliente e simpatico. Si vede che dietro c’è un marketing italiano. Pizza e capirinha a gogo!! Ed anche stasera torniamo a casa un po’ storti!
4 NOVEMBRE
Anche oggi sveglia abbastanza presto perché alle nove dovevamo andare a cavallo. Ma non ci scordiamo che qui siamo in Brasile e che tutto è relativo, specialmente gli orari… Infatti noi alle nove c’ eravamo, erano i cavalli che mancavano.
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Aspettiamo fino alle 9:30 e poi torniamo alla fazienda per cambiarci, una volta in costume ecco i nostri beach Boys che ritornano con quattro ronzini… Vabbè… Rivestiamoci e via al “galoppo“ nelle belle spiagge di Morro … Arriviamo fino alla quinta spiaggia che viene chiamata non a caso Praia do encanto e poi al ritorno ci facciamo lasciare al nostro caro “Porto do Zimbo” con la nostra cara Whoopi pronta ad accontentare ogni nostro piccolo capriccio… Ci stiamo adattando velocemente al mood dei goderecci… Allora via con il lettino, il cuscino profumato e la pezzetta ghiacciata per rinfrescarci quando è troppo caldo… Un paradiso!! Mi sono dimenticata di scrivere che la prima volta che siamo venuti qui abbiamo chiesto di farci vedere le stanze… Uno spettacolo!! La suite super mega imperiale ha pure la vasca idromassaggio due posti con vista sul mare… Non abbiamo parole (!!!) Il tutto alla modica cifra di 750 real (200 €) però se si vuole essere più modesti ci si può accontentare di una bella camera a 220 real. Ritorniamo alla seconda Praia con una macchina piccolissima un Dune Buggy fighissimo… Vediamo anche meglio l’interno di Morro… Le palme ci sommergono e la luce che filtra dalle loro foglie rende tutto ancora più meraviglioso. La sera a cena di nuovo da “bianco e nero” la pizza è buona e noi siamo un po’ stanchi dei sapori della cucina brasiliana.
5 NOVEMBRE
Oggi è il giorno della partenza di Marco e Ileana, hanno l’aereo taxi alle 16:15 e quindi passiamo tutto il giorno alla seconda spiaggia a goderci le ultime ore di vacanza (io e Rocco partiamo il giorno dopo ed anche noi siamo agli sgoccioli) che tristezza!!!!
Morro ci sta salutando con il suo aspetto migliore, sole e mare stupendo, tutto accompagnato dalla musica più bella che le nostre orecchie possano sentire e che rende il distacco da questo bellissimo paese sempre più difficile.
Ileana e Marco partono per Bahia con un aereo minuscolo e già mi cago sotto a pensare che domani dovrò prenderlo io quell’aereo… Partiti i nostri compagni io e Rocco ceniamo in un ristorante giapponese, devo dire che non è male, solo che c’è un po’ troppo zucchero nel riso e nella soia, comunque i prezzi sono incredibili un piatto di sushi e sashimi misto che in Italia costa sui 40 € qui costa 18 €.(incredibile!).
6 NOVEMBRE
E questo è il nostro ultimo giorno… La mattina andiamo a rivedere la quarta spiaggia… La marea è perfetta, le lingue di sabbia abbagliano per la loro bellezza… Le ultime foto hanno un sapore un po’ amaro… E poi di nuovo seconda spiaggia con Marcus che ci bagna i piedi dopo che gli abbiamo insabbiati! Ma come è possibile… Un po’ mi vergogno quando fa questa operazione, mi imbarazza pensare che un uomo si inginocchia per lavarmi i piedi… Però qui c’è un’altra mentalità, questo è il suo lavoro e lui sembra farlo con un entusiasmo incredibile che mi fa sentire in colpa al pensiero delle volte che mi sono lamentata del mio lavoro… Ma chi sta meglio? Io, nella ricchezza, ma con tutte le pippe mentali della nostra società, lo stress e la competizione, o Marcus con i suoi mega occhiali, il suo cappello, gli annaffiatoi per ogni mano e la sabbia nei piedi… Non lo so ancora, forse scoprirò il vero senso della vita quando sarò più adulta, più grande, con più esperienze e soprattutto con più viaggi sulle spalle.
Ed anche il nostro ultimo giorno è passato. Alle 16:15 parte l’aereo taxi che ci porterà a Salvador, beh sarà lo stesso che hanno preso Ileana e Marco? noooo!!! È molto più piccolo!!! Io mi cago sotto! Mi cago sotto! Mi cago sotto! Mi cago sotto!
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Rocco lo mettono vicino al guidatore, davanti, mentre io che sono piccola dietro in mezzo a due portoghesi… Si parte… Si decolla… Sembra una Fiat 500 che prende il volo, però alla fine ci prendo anche gusto… Anche questa avventura è fatta! Ora siamo proprio dei veri viaggiatori e il mio sogno di assomigliare sempre più a Licia Colò, piano piano si avvera, oggi ho preso il mini aeroplano, domani andrò in slitta al Polo Nord… Oppure il risciò sulla grande muraglia… O in canoa sul Delta dell’Okawango … Oppure a cavallo nelle sterminate pianure della Mongolia… Oppure prendo l’Oriente Express … O starò in groppa ad un lama per arrivare a Machu Picchu masticando una foglia di coca… E poi ce la Cappadocia… La terra del fuoco… Il coast to coast degli USA con un camper come casa… I gorilla delle montagne… E poi di nuovo il Brasile!!!
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